Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <532>
immagine non disponibile

532 ><- Giuseppe Barbalace
dato dal prof. Giacomo Grasso,55) ove sono presenti i socialisti Giulio Masini,56) Augusto Mombello (sindaco di Sanremo) e Ferruccio Ancilotti.
I porti non hanno ringhiere, ballatoi, cortili. Il porto è altro. Sulle banchine l'acqua si spezza e scorre, al pari degli uomini, per mol­teplici direzioni. Ha senso celebrare l'elegia dell'organetto, il bel tempo antico dei vicoli, delle bascule e delle stadere, se per cuffinanti e granatini non sussiste almeno una pervenza di regole contrattuali? La memoria collettiva rischia di trasformarsi in populismo storio­grafico. Le elegie sono fuochi d'artificio: momentaneamente restano so­spesi, nell'aria, i colori. Poi, tutto svanisce. Le elegie sono simili a riforme prive di base concreta: quindi, riforme promesse, senza sostanza, deco­razioni pure e semplici di simmetria, finestre dipinte nelle nuvole (cfr. F. TURATI, La nuova legislatura e il Psi, discorso alla Camera dei Depu­tati, 5 dicembre 1913, resoconto stenografico).
La firma del contratto dei dodici mesi offre garanzie a ceti pro­duttivi esclusi dal governo dell'economia cittadina. Un concreto modo per uscire dalla verghiana cultura dei vinti . H passaggio da teorici prin­cipi di giustizia sociale al pratico terreno delle riforme avviene con l'Alleanza cooperativa ligure Avanti!. Le rigidità ideologiche, i sacri mo­delli, le chiese religiose e politiche d'ogni tipo, si misurano con la flessibile cultura riformista di relazione capitale-lavoro. L'autorevolezza rappresentativa e disciplinatrice del contratto dei dodici mesi cammina sulle gambe di leghe e cooperative: Per voi dirà Modigliani rivolto ad Arturo Labriola il movimento di quelle leghe non è niente, non potete capire perché questo si sia fatto; ma, noi, per i quali ciò è movi­mento socialista vivo e palpitante, lo comprendiamo benissimo. Non è tanto e soltanto cultura della forza , ma cultura riformista di co­struzione .
A commento del lodo sulla vertenza Sampierdarena emesso da Eugenio Guarino, a nome della direzione nazionale Psi, e da Giuseppe Canepa e Walter Mocchi, per la sezione socialista di Sampierdarena, in data 10 maggio 1905 la redazione di Era Nuova (L'Azione Socialista) scrive: crediamo dover nostro commentare la emanata sentenza che tocca tutta la vita del partito in Genova [...]. La nascita delle tendenze
55) Sull'amministrazione, 1910-1914, guidata da Giacomo Grasso, cfr. G. BORIA, Investimenti e sviluppo, op. cit., pp. 475-478 e, per gli aspetti amministrativi, cfr. L. GARIBBO, Socialisti e municipio: tra opposizione e governo 1892-1914, relazione al con­vegno Sala Si voti e dintorni, Genova, 31 gennaio-1 febbraio 1992, promosso dal Centro ligure storia sociale. Per un commento, insieme al resoconto del convegno di Camogli, 26-28 marzo 1992, Le origini del socialismo in Liguria , cfr. L. BORZANI e F. RAGAZZI, in Ventesimo secolo, gennaio-aprile 1992, n. 4, pp. 222-223 e 224-225,
56> Giulio Masini, nativo di Certaldo (FI), più volte consigliere comunale e prò-vincfale di Genova, ove è professore universitario di medicina, deputato socialista per il collegio di Empoli nel 1904 e nel 1913, divide la sua attività politica tra Toscana e Liguria. Nei vicoli dei quartieri popolari genovesi, come nei paesi della Valdelsa, accolto e salutato entusiasticamente .