Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <549>
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LIBRI E PERIODICI
MIMMO FRANZINELLI, Ateismo, laicismo, anticlericalismo. Guida bibliografica ragionata al libero pensiero ed alla concezione materialistica della storia. Voi. II: Da Cristo a Wojtyla. Contributi per una storia eterodossa della Chiesa; Ragusa, Edi­zioni La Fiaccola, 1992, in 8, pp. 223. L. 20.000.
Nel 1990 vide le stampe il primo volume della Guida bibliografica di Mimmo Franzinelli, Chiesa, Stato e società in Italia. Un primo, incompleto e del tutto prov­visorio tassello di una generale raccolta di indicazioni di lettura ancora in corso di elaborazione, avvertiva l'Autore, precisando nondimeno di sperare che l'utilità di un progetto sul genere di quello varato dalle Edizioni La Fiaccola trov[asse] se non altro positivi riscontri nell'area militante della cultura libertaria ed antiautoritaria , almeno per colmare un oggettivo vuoto, vista l'assenza di precedenti ai quali rifarsi {p. 5).
Presentando ai lettori il testo di cui ci occupiamo nella presente sede, Franzi­nelli ripete che questa rassegna non persegue improbabili ambizioni di completezza: assai più modestamente, si propone di fornire un orientativo approccio bibliografico di taglio critico sul cattolicesimo e sulla sua espressione contingente, la gerarchia eccle­siastica (p. 5).
Tuttavia la ricerca di Franzinelli, autore di robusti studi quali // riarmo dello Spirito, secondo premio al concorso Acqui Storia, e la relazione su Laicismo e anticle­ricalismo in Italia: profilo storiografico, detta il 30 ottobre 1992 a Mondovì nell'ambito del Convegno internazionale di studio Stato, Chiesa e società in Italia, Francia, Belgio e Spagna nei secoli XIX-XX, Cuneo-MondoYÌ-Cavour-Savigliano, 30-31 ottobre 1992, or­ganizzato dal Comitato per le rievocazioni di Giovanni Giolitti di concerto con l'Univer­sità di Provenza ed il Centro luan Gil-Albert di Alicante, costituisce, malgrado le sue confessate lacune, un punto di partenza per tutti gli studi sistematici in materia e un invito ad un approfondimento.
Con franchezza l'Autore enuncia l'orizzonte di riferimento della sua biblio­grafìa. Sono convinto che la persistente attualità delle migliori opere anticlericali stia non solamente nelle tesi sostenute, ma altresì nel substrato etico ed antiautoritario della ribellione contro la struttura di potere che ammantata da paramenti sacri ha storicamente giocato un ruolo oppressivo nei confronti delle esperienze di liberazione e di ricerca sociale, teologica e politica (p. 8). Ma con acutezza ammonisce: In questo senso ritengo ancor oggi utile riandare criticamente a determinati momenti dell'opposi­zione al prepotere ecclesiastico (il che, per la nostra storia, vuol dire Chiesa cattolica): senza con ciò contrapporre al totalitarismo confessionale un integralismo dogmatico di segno contrario a quello denunziato. Del resto, le vicende dell'anticlericalismo sono con­trassegnate da una pubblicistica e da comportamenti a volte stupidamente arroganti e specularmente fanatici rispetto a quelli dai quali ci si è voluti differenziare. La que­stione di fondo, anche in questo caso, passa attraverso la discriminante della tolleranza verso le altrui posizioni: è il punto essenziale, eluso da tante chiese costituite, cleri­cali e/o laiciste. Così come, a mìo avviso, la risposta ultima non è rinvenibile in seno alla Chiesa, egualmente non è possibile individuarla in integrismi anticlericali, parimenti