Rassegna storica del Risorgimento

GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno <1993>   pagina <553>
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Libri e periodici
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Salvatore Morelli (1824-1880): emancipazionìsmo e democrazia negl'Ottocento europeo. Atti del Convegno Internazionale di studi su Salvatore Morelli, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma-Cassino, 10-12 ottobre 1990, a cura di Ginevra Conti Odorisio; Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1992, in 8, pp. 473. L. 60.000.
Uomo politico e teorico sinora largamente trascurato dalla storiografìa, Salvatore Morelli non fu affatto un isolato ed eccentrico pensatore. Questo è il principale risultato attìnto dal Convegno internazionale i cui Atti qui presentiamo.
Di Morelli teorico delTemancipazionismo e parlamentare si occupano in particolare Ginevra Conti Odorisio, Pensiero politico e questione femminile ne La donna e la scienza di Salvatore Morelli, pp. 39-79, la quale chiarisce che l'apporto da Morelli fornito alla teoria emancipazionista è stato quello di avere inserito questo argomento nella visione generale complessiva dei problemi e delle riforme che il nuovo Stato doveva affrontare , e di aver presentato queste riforme, politiche, civili, sociali e religiose, non come uno strumento di anarchia e di disordine sociale, suscettibile di scardinare la famiglia, la società, di provocare profonde e temute modificazioni dei comporta­menti e dei valori morali delle donne, ma al contrario come la logica conseguenza della teoria dei diritti dell'uomo e dello sviluppo democratico della società <p. 79); e Anna Maria Isastia, L'attività parlamentare di Salvatore Morelli, pp. 93-120.
Sugli ambienti emancipazionisti si soffermano principalmente Fiorenza Taricone, Salvatore Morelli e Anna Maria Mozzoni, pp. 167-186 e Marina Addis Saba e Beatrice Pisa, Salvatore Morelli e l'emancipazionìsmo internazionalef pp. 137-203, mentre l'ampia sezione dedicata a Morelli tra filosofìa e sociologia presenta lavori penetranti quali, per esempio, quelli di Enzo Rutigliano, Salvatore Morelli: alle origini della sociologia positivistica in Italia, pp. 231-246 e di Girolamo De Liguori, L'immagine della donna nel paradigma positivistico della degenerazione , pp. 247-257 .
Della prospettiva internazionale comparata con cui fu pensato il Convegno sono pregevole testimonianza gli scritti di Maria Teresa Pichetto, /. S. Miti e La servitù delle donne, pp. 287-303; Laurence Klejman e Florence Rochefort, Gloria e miseria di un pioniere del femminismo: Leon Richer, pp. 305-316; Alessandra Anteghini, P.f. Proudhon e il dibattito sul ruolo delle donne, pp. 317-329; fune Hannam, // movimento britannico per il suffragio (1900-1924) e il contributo di Isabella Ford, pp. 331-349; Margherita Rendei, Le donne laburiste e la lotta per il diritto di voto, pp. 351-372; Joan Ryan, Riflessioni sulla campagna per il voto alle donne in Gran Bretagna prima del 1914, pp. 373-384 e Marina Tesoro, La partecipazione italiana all' International Woman Suffrage Alliance , .pp. 385-415.
Due utili appendici documentarie completano il nitido volume pubblicato nella Sezione di studi filologici, letterari, storici, artistici e geografici delle Pubblicazioni delta meritatamente apprezzata Università degli Studi di Cassino.
CLAUDIO SPIRONELLI
GIANFRANCO E, DE PAOLI, Vitto/io Emanuele IL II Re, l'uomo, l'epoca; Milano, Mursia edit, 1992, in 8. pp. 424. L. 38.000.
Con rara modestia il De Paoli dichiara in apertura di libro: Forse l'aver accet­tato l'incarico della Mursia di scrivere una nuova biografìa del Re "galantuomo" è stato un atto di coraggio. Infatti bisogna misurarsi con la sterminata bibliografìa del Risorgimento e fare il punto su un personaggio-chiave dell'epoca ..,