Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno
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1993
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pagina
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561
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Libri e periodici 561
L'Autore è particolarmente attento alla produzione industriale e al movimento della popolazione, alla vendita dei pacchetti azionari e ai risultati di esercizio, senza tuttavia perdere la visione di insieme. La bella ed efficace documentazione fotografica, dovuta a Francesco Sinatii e Marco Orestini, rende il volume gradevole anche da un punto di vista grafico.
MARILINA DI DOMENICO
MARCO CATTINI - ENRICO DECLEVA - ALDO DE MADDALENA - MARZIO A. ROMANI, Storia di urta libera Università. Voi. I; L'Università Commerciale Luigi Bocconi dotte origini al 1914, prefazione di Giovanni Spadolini; Milano, Edizioni Giuridiche Economiche Aziendali dell'Università Bocconi e Giuffrè editori, 1992, in 8, pp. XLX-388. S.p.
Un uomo di umili origini, oscillanti fra la Milano austriaca del 1836 l'anno della sua nascita e la Lodi dei primi anni della scuola elementare: quella Lodi dove iniziò a lavorare come venditore ambulante di stoffe . Così il Presidente della Università di Via Sarfatti, Giovanni Spadolini, sintetizza le radici di Ferdinando Bocconi, il fondatore dell'Ateneo dedicato al figlio Luigi, perito ad Adua il 1 marzo 1896.
Attraverso l'esercizio di ambulante, Ferdinando Bocconi si preparò a realizzare :1 grande magazzino per la vendita di ogni genere di stoffe e di altri materiali di abbigliamento e, intorno alla metà degli anni 70, si collocò nel centro di Milano. Intorno al 1880 la casa Bocconi occupava nella sede centrale circa trecento impiegati e dava lavoro a circa duemila persone in Milano, oltre quelle delle succursali di Torino, Genova, Trieste e Roma. Dieci anni più tardi, quando si inaugurò la nuova sede costruita appositamente in piazza Duomo, i magazzini Bocconi occupavano 1.432 persone e avevano un'esposizione interna di merci per circa 2300 metri.
L'inaugurazione dell'Università Commerciale Luigi Bocconi ebbe luogo il 10 novembre 1902. Ripetutamente, nel corso dei suoi primi novant'anni di vita, essa è stata portata ad esempio per dimostrare quali frutti possa dare l'unione tra l'amore patrio e quello paterno.
Ma il gesto di Ferdinando trovava le sue motivazioni profonde ben al di là e ancor prima della tragica perdita del figlio primogenito. Quest'ultima, probabilmente, concorse solo ad affrettare l'impostazione e l'esecuzione di programmi da tempo coltivati dall'elite culturale milanese cui Bocconi apparteneva. Ciò gli Autori del presente volume dimostrano sulla base di una robusta documentazione, inedita o poco nota, parzialmente riprodotta nella preziosa Appendice.
Enrico Decleva, Lo sfondo cittadino, pp. 1-80, ricostruisce con la consueta finezza il contesto culturale, sociale, economico e politico in cui maturò e mosse i suoi primi passi l'istituzione ambrosiana.
Marzio A. Romani, La prima università commerciale decoro di Milano e dell'Italia, pp. 81-143, mette accuratamente in luce la figura e l'opera di Bocconi e soprattutto quella del forgiatore dell'Ateneo, Leopoldo Sabbatini.
Nato a Camerino nel 1861 da Eugenio e da Silvia Piermnrini, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza discutendo uno tesi in diritto commerciale nella Università di Pisa, iniziò la pratica forense, imponendosi rapidamente all'attenzione del mondo economico milanese quale vice-segretario, e dal 1888 quale segretario generale della locale Camera di commercio. Nel contempo non tralasciò l'interesse, che aveva precocemente palesato nel periodo pisano, per l'istruzione popolare e tecnica, divenendo l'esperto camerale sul tema ed il rappresentante delia Camera di commercio nel con-