Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
anno
<
1993
>
pagina
<
574
>
574
Vita dell'Istituto
l'Italiana in Algeri e dal Guglielmo Teli, due opere rossiniane ricche di motivi risorgimentali. Il prof, Salvarani ha concentrato il suo intervento su l'Italiana in Algeri, scritta dal Rossini nel 1813, con le note strofe accennanti ad un Inno all'Italia libera. Durante la conversazione è stato <pure ricordato l'Inno composto dal Rossini durante il soggiorno bolognese del 1831 i; nei turbolenti mesi della rivoluzione. L'Inno, definito da alcuni la Marsigliese italiana, creò a Rossini qualche problema con gli austriaci negli anni successivi, tanto che fu indotto a trasformarlo in un inno all'imperatore d'Austria pur di ottenere un salvacondotto per attraversare i territori occupati dagli austriaci. L'inno fu accettato e, secondo tradizione, sul documento venne posta annotazione: pel signor Rossini patriota di poca importanza . Salvarani, ripercorrendo la biografia e la produzione musicale rossiniana ha contribuito a dissolvere ogni dubbio sul Pesarese, di quale sempre segui con attenzione le vicende italiane, anche durante i suoi lunghi soggiorni oltremontani.
* *
CUNEO. A cura del nostro Comitato sabato 18 settembre 1993 ha avuto luogo nel salone d'Ercole del Reale castello di Racconigi il convegno di studio su L'opera e i tempi di Umberto li. Dopo l'introduzione di Aldo A. Mola, il quale ha ricordato che non disponiamo ancora di un'opera sistematica sull'impulso dato da Umberto, sin da principe di Piemonte, agli studi storici, con particolare riferimento al Risorgimento e in specie ai suoi rapporti con Cesare Maria De Vecchi di Val Cìsmon, il ruolo di Umberto II quale cultore di quistioni militari e promotore di vaste ricerche sul Risorgimento e l'unità nazionale è stato posto in luce dal gen. Pier Luigi Bertinaria, già capo dell'Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, dal prof. Franco Bandini e dal prof. Lamberto Mercuri, che ha anche prodotto importanti inediti, tratti da archivi esteri. Hanno recato testimonianze e contributi al dibattito l'ambasciatore Edgardo Sogno, M.O.V.M.; il gen. Enrico Boscardi; il dott. Vittorio G. Cardinali e il dott. Giulio de Rénoche.
L'indomani, 19 settembre, sotto il porticato del Palazzo civico di Racconigi, antistante al Castello, la principessa Marina di Savoia ha scoperto il primo monumento su suolo italiano a Umberto II e in un comune del Cuneese è stata intitolata una piazza a Umberto II. In tali occasioni sono stati recati altri apporti alla conoscenza della storia degli anni corsi dalla nascita del principe ereditario (Racconigi, 15 settembre 1904) alla grande guerra e al periodo che seguì, sino al referendum il cui esito Umberto li non riconobbe, quando il 13 giugno 1946 (sciolti dal vincolo del giuramento prestatogli quanti l'avevano pronunziato e per scongiurare ogni altro fatto di sangue) lasciò l'Italia per 11 Portogallo, già calcato dal trisnonno, Carlo Alberto, accanto alla cui effigie ora figura la sua.
In coincidenza con il convegno e lo scoprimento del monumento è stato pubblicato il volume Racconigi un secolo: dall'archivio fotografico di Giorgino Chialvo; è stata organizzata una mostra, ora itinerante, su Umberto 11 dalla nascita alla morte, ed è stato bandito un concorso per una ricerca sulla memoria della monarchia in Italia nel Novecento, riservato a studenti delle scuole dell'obbligo e delle superiori. Ai due migliori classificati verranno assegnati ipremi di un milione di lire ciascuno {eventuale mente maggiorabili). Gli elaborati (non più di otto pagine) vanno inviati al Comitato di Cuneo.
Per ospitare la Mostra ohe raccoglie molte centinaia di fotografie sinora ignote occorre rivolgersi al Comitato, ohe si fa tramite con 11 comune di Racconigi.