Rassegna storica del Risorgimento
GENOVA PORTO 1901-1910; MURIALDI LUIGI
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1993
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575
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Vita dell'Istituto
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MANTOVA. A Villimpenta, 'località del basso mantovano, alla presenza del sindaco Gino Armigliati è slato inaugurato il museo della Fondazione Francioli-Nuvo-lari . Una nobile iniziativa voluta dal pronipote Ugo Francioli e concretizzata dopo un lungo e meticoloso lavoro.
U museo raccoglie documenti storici dell'epoca risorgimentale appartenuti ai due cittadini vUlimpentesL È stato il presidente del nostro Comitato, gen. Armando Rati ad illustrare, nella sala conciliare, ad un attento, interessato pubblico, il significato dell'iniziativa e a presentare i principali documenti e le lettere òhe Giovanni Nuvolari e Carlo Francioli hanno scambiato con molti personaggi cui dobbiamo il nostro Risorgimento: da don Tazzoli a Ippolito Nievo; da Garibaldi a Feltrinelli e molti altri. Dopo il gen. Rati è intervenuta la dott. Andreina Bazzi della sovrintendenza archivistica della Lombardia che ha sottolineato l'importanza degli archivi di famiglia e ringraziato la dott. Maria Claudia Morando che fin dalle prime fasi ha seguito la nascita e lo sviluppo della Fondazione.
Nella nuova luce dell'archivio gli abitanti di Villimpenta potranno trovare tracce del loro passato risorgimentale. Giovanni Nuvolari, medico chirurgo, trovato in possesso di cartelle del prestito mazziniano, verrà arrestato per cospirazione e condannato a morte. La pena gli verrà successivamente commutata in 12 anni di carcere duro da scontare nelle prigioni austriache di Josefstadt. Verrà liberato dopo tre anni. Ritornerà a Villimpenta dove morirà nel 1894.
Carlo Francioli, giustamente definito il garibaldino mantovano , frequentò i cospiratori virgiliani specie il Tazzoli. Nel luglio 1852, accusato di ingiurie contro l'I. R. Esercito, viene arrestato, ma liberato .per un atto sovrano. Sposa la figlia di Giovanni Nuvolari e viene nuovamente arrestato per aver letto pubblicamente giornali mazziniani e perché in possesso delle Memorie di Felice Orsini. Nel 1859 lo troviamo volontario nei Cavalleggeri Aosta , combattente nelle colline di S. Martino; nel 1860 luogotenente nella Brigata Basilicata . Dopo la campagna emigrò in Egitto ad Alessandria dove riprese la sua professione di ingegnere. Nel 1866, Mantova e Villimpenta tornano finalmente all'Italia e il Francioli rientra. Le sofferenze del carcere e dell'esilio avevano lasciato il segno nel suo fisico. Morirà nella sua Villimpenta a soli 35 anni nel luglio 1867. Al pronipote di queste due nobili figure mantovane, Ugo Francioli, il merito e la riconoscenza per aver dato vita al museo storico culturale, raccolta-documento della nostra memoria storica.
A Goito, a ricordo del 145 anniversario delle due battaglie, organizzato dal nostro Comitato e dalla locale amministrazione comunale, ha avuto luogo un convegno dal titolo: Goito nella prima guerra di indipendenza. Il convegno si è svolto presso l'aula polifunzionale alla presenza di autorità, studiosi, appassionati della storia locale, oltre che le classi della terza media.
Moderatore il prof. Maurizio Bertolotti dell'Istituto di storia contemporanea di Mantova. Dopo il aluto del sindaco di Goito Enzo Cartapati, il primo relatore dell'incontro prof. Giovanni Gonzi dell'Università di Parma, ha parlato delle rivoluzioni del 1848. In Italia e nel Lombardo-Veneto la questione nazionale sopraffece senz'altro quella delle riforme, anche economiche, e della libertà costituzionale. Le battaglio sostenute dall'esercito di Carlo Alberto sulla linea del Mincio, in particolare quelle di Goito, sono state trattate dal presidente del Comitato gen. Armando Rati. Il prof. Cavazzolì, terzo relatore, ha fatto il punto sulla situazione economica e sociale del tempo, contrassegnata da una attività prevalentemente agricola ma già con l'embrione attraverso la coltivazione del gelso e l'allevamento dei bachi da seta di un diverso e variegato sviluppo. 1 contadini poco sensibili a sollecitazioni esterne, non si