Rassegna storica del Risorgimento

Istria
anno <1994>   pagina <12>
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Carlo Ghisalberti
zione di un modo di concepire e di gestire i rapporti politici tipicamente italiano, perché fondato essenzialmente sulla città, sulla sua organizza­zione, sul suo stile di vita e sulla sua preminenza territoriale.19
Con questo non si vuole davvero negare come nella ricostruzione storica delle vicende della regione egli abbia messo nella doverosa luce la somma di elementi germanici od anche di fattori autoctoni primigenii che avevano caratterizzato sia il formarsi che l'evolversi della costituzione politica dell'Istria durante il Medio evo. Che anzi la sua reazione a quanti avevano troppo audacemente esaltato la continuità storico-istitu­zionale della regione nel passaggio dalla romana Venetia et Histrìa alle successive amministrazioni del territorio, aveva come fondamento proprio la documentata presenza di elementi o fattori di matrice diversa da quella latina, primi e più importanti dei quali quelli germanici così invisi dap­prima alla storiografia del diritto nutrita di sentimenti risorgimentali e poi estremamente sgraditi a quella regionale dei tempi dell'irredentismo.16)
Il saggio, filologicamente perfetto e con note esplicative, contenente il Prospetto delle singole autorità investite dei pubblici poteri, dedicato al tema Per la revisione delle liste cronologiche per l'Istria medievale e l'altro su II locoposito nei documenti istriani dei secoli XI-XIII mostrano chiaramente come egli rifiutasse qualsiasi aprioristica impostazione meto­dologica non basata sulle fonti e come gli fossero del tutto estranei gli schematismi ancora circolanti tra qualche cultore della disciplina.17*
La riflessione sull'attività degli istituti di governo e sulla attribu­zione delle cariche pubbliche, essenziale nella sua ricostruzione giuridico-istituzionale della vicenda dell'Istria medievale, che egli conduceva di pari passo con l'analisi dei poteri esercitati dai differenti organi e delle fun­zioni ad essi attribuite nel tempo, lo portava fatalmente a distinguere ed a valutare le diverse fasi ed i diversi momenti della storia regionale da quell'angolo visuale del diritto che, spesso, per i suoi stampi e per le sue figure tipiche, poteva favorire in quanti non sapevano inquadrarlo e valutarlo storicamente talune confusioni e facili generalizzazioni. La pecu­liare vicenda ed il singolare organizzarsi della società istriana, posta al confine orientale della penisola e spesso da questa svincolata, gli consen-
15) Una visione organica ed estremamente sintetica dell'intera storia regionale l'aveva formulata nel 1955 in una conferenza rimasta allora inedita ma successiva­mente recuperata per la pubblicazione; cfr. G. DE VERGOTTINI, La Venezia Giulia dall'antichità agli albori del Risorgimento, in Scritti, alt., voi. Ili, pp. 1097-1111.
,6> Acute osservazioni al riguardo nell'Introduzione di P. COLLIVA a G. DE VERGOTTINI, lineamenti storici della costituzione politica dell'Istria durante U Medio evo, cit., pp, XI-XIL
ÌT> G. DE VERGOTTINI, Per la revisione delle liste cronologiche per l'Istria me­dievale. Prospetto delle singole autorità investite dei pubblici poteri e note espli­cative, del 1937, e II locoposito nel documenti istriani dei secoli XI-XIII, del 1935, ora rispettivamente in Scritti, voi. Ili, pp. 1113-1129 ed 1131-1135.