Rassegna storica del Risorgimento
Rosmini. Filosofia. Secolo XIX
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1994
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17
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Storia e teologia in Rosmini 17
cese, quando stilò il Progetto di Costituzione per lo Stato Romano; la Costituzione del Regno dell'Alta Italia; la Costituzione secondo la giustizia sociale? lasciando indicazioni molto pertinenti sulla storia tout court e soprattutto sulla filosofia della storia e sulla teologia della storia.
Innanzitutto in una prima collocazione storica e teologica il giovane Rosmini appena ordinato sacerdote prende i connotati di un ecclesiastico intellettuale organico pienamente inserito nella Restaurazione, cultore della grande tradizione cattolica. In questo torno di tempo il Rosmini si considera culturalmente roveretano; abitante del Tirolo del sud, quello italiano, e suddito tirolese fedele comprovato da lealismo sincero verso gli Asburgo d'Austria, ma nel medesimo tempo si sente membro consapevole della Chiesa cattolica, apostolica, romana e sacerdote appartenente al clero italiano delTarcidiocesi principesca di Trento. La sua lealtà alla corona asburgica ben si armonizzava con il suo sentire italo-venetìzzante, perché la cultura italiana coesisteva pacificamente con lo Stato austriaco che si configurava poliedrico nella sua composizione di popoli.4* Egli considerava Rovereto estremo lembo d'Italia senza che questa convinzione si opponesse al rapporto di lealismo asburgico. Nondimeno al di sopra di tutti i legami politici il Rosmini coltiva il sentire indefettibile di ubbidienza e di subordinazione alla S. Sede e a Roma città eterna , strumento di universale carità , chiesa che egli considera ancora societas perfecta regolatrice della vita morale e stimolatrice di civiltà-In questo periodo l'antica e gloriosa storia romana gli appare né più né meno come agli studiosi del primo scorcio dell'Ottocento, cioè una provvidenziale preparazione per la diffusione del cristianesimo, ricalcando l'idea agostiniana della Città di Dio e l'opinione di Dante come emerge nel De Monarchia.
A Padova nella cui Università compie gli studi accademici, Rosmini s'infervorava alle lezioni di storia ecclesiastica di Giambattista Zando-nella, perché sentiva narrare con uno stile vigoroso e piacevole le avventure della Chiesa, i suoi combattimenti e le sue vittorie, le sue burrasche e i suoi tempi sereni, il suo continuo trionfo e lo scorno de'
3 Queste tre costituzioni si trovano neU'ed. nazionale curata da C. Gray con una lunga introduzione di quasi 100 p.p., A. ROSMINI, Progetti di costituzione. Saggi editi e inediti sullo Stato, Milano, 1952, pp. 3-288.
*> U. CORSINI, Il Trentino nel secolo XIX, 1796-1848, Rovereto, 1963; In., La questione nazionale nel dibattito trentino, in De Gasperi e il Trentino tra la fine dell 800 e il primo dopoguerra, a cura di A. CANAVERO e A. MOIOLI, Trento, 1985, pp. 594-596; nel Trentino la presa dd coscienza nazionale è in relazione al patriottismo regionale tirolese e al centralismo insbruekese. Su questa problematica nei riflessi religiosi: S. BENVENUTI, La Chiesa trentina e la questione nazionale 1848-1918, Trento, 1987, e ID I prìncipi vescovi di Trento fra Roma e Vienna (1861' 19181, Bologna, 1988.