Rassegna storica del Risorgimento
Rosmini. Filosofia. Secolo XIX
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1994
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pagina
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19
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Storia e teologia in Rosmini 19
questo modo può essere pienamente se stessa esplicando il principio di servizio, nella triplice forma di carità temporale, intellettuale e morale.9* Nello svolgersi della vicenda ecclesiastica il Rosmini vede succedersi due fasi, ai tempi di sviluppo, di organizzazione e quindi di crescita, si alternano altri di stasi e di crisi; sentendo egli in questa interpretazione l'influenza del Fleury, del Thomassin e anche di Saint-Simon.10)
Nel 1819 il Rosmini fonda la Società degli Amici, una specie di Amicizia cattolica ripensata dal Roveretano con finalità di rendere efficace la presenza culturale cattolica, sodalizio che con il De Apollonia, lo Stof-fella, lo Sonn, il Tommaseo e altri avrebbe dovuto prendere l'iniziativa per allestire una Enciclopedia cristiana.11* Non si trattava tanto di opporre una enciclopedia d'ispirazione cattolica a quella del d'Alembert e del Diderot, muro contro muro in una prospettiva polemica, quanto di mostrare che i cattolici hanno la capacità di promuovere la cultura in campo civile, politico e scientifico sotto la guida di due maestri della tradizione cristiana di indiscusso prestigio, S. Agostino e S. Tommaso. Si poteva quindi rinvenire nel cristianesimo l'attitudine adeguata a promuovere i sentimenti sociali, come ripetevano ormai tutti gli scrittori cattolici italiani della Restaurazione, che pur respingevano in blocco la Rivoluzione francese sulla scia del giudizio di condanna senza appello emesso da De Maistre.
Per la Società degli Amici era stato designato anche un tipografo, Giuseppe Battaggia di Venezia, e un programma ambizioso: una collana di padri latini, una collana di padri greci, opere di S. Agostino, del Segneri, di S. Alfonso e altre di alta apologetica politica, come la Restaurazione della Scienza politica di C. L. Haller; una bibbia poliglotta da portarsi a termine d'intesa con la Società di S. Girolamo di Venezia, nonché una traduzione della Storia del cristianesimo del Bercastel e una confutazione dello storico inglese Edoardo Gibbon.12)
9> P. ZOVATTO, La charitas intellettuale rosminiana, in La Scuola Cattolica, 6, 1990, pp. 553-582; AA.VV., Rosmini e la logica dell'amore, Stresa, 1991, sulle tre carità: temporale (G. Taverna Patron, pp. 9-30); intellettuale (P. Zovatto, pp. 30-58); spirituale (G. Cristaldi, pp. 59-72); e in particolare A. ROSMINI, Costituzioni dell'Istituto della Carità, Stresa, 1974, parte Vili: come l'Istituto assume la carità, nti. 549-655, pp. 453-547.
I0> A. VALLE, Esame critico storico, in A. ROSMINI, Delle cinque piaghe della Santa Chiesa, dt, pp. 288, 296 e passim.
W G. BONAFEDEJ Progetto rosmhtiano di una Enciclopedia cristiana, in Huma-mas, 10, 1955, pp. 931-944; G.B. PAGANI-G. Rossi, Vita di Antonio Rosmini, I, Rovereto, 1959, pp. 178-180. La Società degli Àmioi non pare s'ispirasse alle Amicizie cattoliche che in quel tomo di tempo Rosmini probabilmente ancora non conosceva, Un profilo della Società degli Amici si trova in Charitas, 1931-1935.
12> Sull'influenza deU'Haller sul Rosrniiiìt M. SANCIPRIANO, Il pensiero politico di Haller e Rosmini, Milano, 1968; per quanto concerne il Gibbon dovrebbe trattarsi della sua Hislory of the Decline and Vali of the Roman Empire, Londra, 1774-