Rassegna storica del Risorgimento
Rosmini. Filosofia. Secolo XIX
anno
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1994
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pagina
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Storia e teologia in Rosmini 27
tazione delle cose ; nell'uso e abuso della libertà nelle scelte dell'uomo, dovuta alla colpa originale.28) Sotto questo profilo i teorici che non tengono conto della situazione precaria della condizione umana, cioè di una adeguata antropomia limitata e vulnerata, lavorano sopra una ipotesi, sopra un postulato che non si può concedere .
Merita a questo punto citare Proudhon quando, parlando di politica, emetteva un interessante giudizio: Il est surprenant qu'au fond de notre politique nous trouvons toujours la théologie . E questa posizione non indicava certo una fuga dalla concretezza storica, ma piuttosto un senso di realismo più onnicomprensivo di coloro che si appellano alla scientificità politica per prescindere da ogni considerazione di carattere religioso inerente la situazione globale dell'uomo.
Del resto lo stesso Benedetto Croce mostra una nostalgia evidente del religioso della grande tradizione cristiana occidentale e a tutti i costi lo inserisce nella storia dell'uomo. Merita ricordare il noto e breve suo scritto: Perché non possiamo non dirci cristiani (1945) ove dallo storicismo assoluto rispunta una coscienza illuminata nei riguardi della trascendenza che viene negata, perché il filosofo connette il senso del divino all'azione storica dell'uomo che è sempre immanente. Si ha pertanto la situazione in cui ciò che per il cristiano costituisce dimensione di grazia, zona di mistero o intervento di provvidenza, per Croce è evidenza di ragione . Sicché proprio lo storicismo crociano che fa della storia un assoluto immanente razionalistico non sa rinunciare del tutto al religioso e insieme non vuol sopportare un peso troppo grave per professare apertamente l'ateismo, perché proprio un ateismo organico e teologico poiché afferma la religione immanente si precluderebbe la strada a comprendere la storia cristiana d'Europa che ha il suo supporto nella teologia, teologia che è scienza della fede nel nesso del dato rilevato trascendente.
Il Rosmini maturo si accosta all'evento dell'89 con maggiore pacatezza del giovane intellettuale di Rovereto, molto colto ma ancora provinciale , quando ormai ha abbandonato le suggestioni demaistriane. A proposito delle costituzioni derivate dalla Rivoluzione francese egli rimprovera agli storici del costituzionalismo il fatto di scambiare la teoria per la pratica, l'ideale con il concreto, il disegno ipotizzato con la realtà storica.293 Questo perfettismo politico suppone una concezione della poli-
2*) C. RIVA, Critica rosminiana al perfettismo politico, cit., pp. 1234-1236: dove ci sono gli nomimi, ivi il germe della corruzione si manifesta . Nella Teodicea, ed. critica a cura di U. MURATORE, Roma, 1977, p. 162 11 Rosmini combatte la tesi della indefinita perfettibilità dell'uomo e sostiene Ineliminabile coesistenza di bene e di male per accedere a beni più alti.
> G, CAMPANINI Rosmini politico, Milano, 1990, p. 59 e passim. Su questi problemi la fondamentale opera di F, TRANTELLO, Società religiosa e società civile in Rosmini, Bologna, 1966; F. EVAIN, Rosmini et Vberminéutique du politique, in Gregorianum, 3, 1979, pp. 545-572; l'analisi del Rosmini sulla Rivoluzione francese