Rassegna storica del Risorgimento
Epaminonda Farini. Domenico Farini. Epistolari. Secolo XIX
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1994
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Libri e periodici
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12 dicembre 1791, sposa di Napoleone Bonaparte dal 1810 al 1813, arriva a Parma all'età di ventiquattro anni e si costruisce una vita di serenità familiare accanto al conte di Neipperg, premuroso principe consorte, con il quale ha due figli, Albertina e Guglielmo, amati non meno del re di Roma , il rampollo avuto durante i tempi del matrimonio con il Bonaparte. Da Luisa-Ludovica anche il secondo nome acquista una dimensione più borghese, vorremmo dire più casareccia, diventando Luigia, quasi a denotare l'indirizzo familiare dato alla sua gestione del ducato e ad appalesare i nuovi obiettivi di farsi autentica interprete delle necessità dei governati e di dare alla politica dello sviluppo territoriale una direzione precipuamente culturale. La duchessa ci riesce pienamente con le opere che fa, come il teatro ducale, per citarne una, con tutte le attività che induce sul piano della cultura musicale e di contorno, e porta il suo ducato di provincia sul serio all'altezza delle grandi corti europee delle capitali.
Dai saggi risulta tutto questo, ma certamente di più, come abbiamo detto, emerge dal Catalogo dell'esposizione tenutasi al palazzo ducale di Colorno per celebrare appunto tra la primavera e l'estate del 1992 il secondo centenario della benemerita sovrana. Una considerazione di carattere generale deve farsi, portando l'attenzione, attraverso i due volumi celebrativi che esaminiamo, all'opera estesa e varia svolta in senso decisamente culturale dalla duchessa: l'amore per le arti e la competenza che Maria Luigia dimostra a Parma nel traffico che organizza con il mondo colto italiano ed europeo del tempo hanno indubbia derivazione dalla formazione che ha nell'adolescenza e nella prima giovinezza alla corte del padre, imperatore d'Austria. Con Napoleone, assoggettata dalla sua forte personalità militare, non riesce a esprimere pienamente le sue potenzialità e ne soffre profondamente.
È la dimensione provinciale del ducato di Parma e Piacenza a consentirle il giusto exploit, arricchitosi, con l'esperienza vissuta e patita, d'intraprendenza e pure di saggezza politica, come attestano i prudenti e tolleranti atteggiamenti tenuti durante i moti carbonari. Il valore della celebrazione essenzialmente è quello di ricordare una sovrana di buon taglio; come le manifestazioni realizzate, vi riescono pure i due volumi editi da Guancia. Eppure, Parma non ha un monumento alla memoria di Maria Luigia d'Austria: sopperiscono alla mancanza grave i tomi che abbiamo recensito, ma di più certamente i monumenti da lei eretri, sovente a proprie spese, per far di Parma e del suo ducato una capitale e un territorio all'altezza delle grandi città e dei regni potenti dell'Europa.
GAETANO ANDRISANI
CARLA LODOLINI TUPPUTI, Il Parlamento napoletano del 1848-1849. Storia dell'istituto e inventario dell'archivio > presentazione di Donato Marra; Roma, Camera dei Deputati, 1992, in 8, pp. 605. L. 40.000.
Prologo ed epilogo di tutto il '48 europeo, la rivoluzione italiana connotata dal problema della nazionalità iniziò il 3 gennaio, quando i milanesi, per danneggiare il monopolio austriaco, si astennero dal fumo.
H 12 gennaio i patrioti insorsero a Palermo, dando l'avvio al movimento rivoluzionario che si diffuse quindi a Napoli, Torino, Roma e Firenze. Ferdi-