Rassegna storica del Risorgimento
Epaminonda Farini. Domenico Farini. Epistolari. Secolo XIX
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1994
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Libri e periodici
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Studio storico e, nel contempo, indispensabile strumento di consultazione offerto ai ricercatori, l'accuratissimo lavoro di Carla Lodolini Tupputi costituisce altresì secondo il Segretario generale della Camera dei Deputati, Donato Marra eloquente documento dell'attenzione dal Parlamento italiano prestata, durante tutta la storia nazionale, ai segnali che venivano dalle diverse realtà regionali (p. VII).
CLAUDIO SPIRONELLI
Hommes, Cultures et Capìtaux àans les relation* italo-belges aux XIXe et XXe siècles. Actes dtt colloque organisi à l'occasion du 5Qe anniversaìre de l'Academta Belgica sous le Haut Patronage de Sa Majesté le Roi. Rome 20-23 novembre 1989. Publiés sous la direction de MICHEL DUMOULIN [et] HERMAN DER WEE (Institut Historique Belge de Rome - Études d'histoire économique et sociale, X); Bruxelles-Rome, Institut Historique Belge de Rome, 1993, in 8, pp. 240. S.p.
L'Istituto storico belga di Roma, al pari ed in contemporanea con altri istituti culturali stranieri (quello francese e tedesco in prima linea), danno da moltissimi anni un apporto scientifico di rilevante portata al progresso degli studi storici in Italia.
L'apporto lo si deve ben intendere non è mai visto in senso colonizzatore ma sempre o quasi sempre volto a comparare le situazioni nei due paesi, a riferire sui loro rapporti, a studiarne gli effetti e le ripercussioni.
In occasione del 50 anniversario della fondazione dell'Accademia Belga, nel 1989 si è svolto a Roma un colloque , dedicato alle relazioni tra Italia e Belgio nel XIX e nel XX secolo. La prima sezione è stata riservata agli uomini e lo spazio più consistente ha guardato al fenomeno dell'emigrazione, le plus important che il Belgio abbia conosciuto, bloccato ufficialmente nel 1956 ma presente ancora oggi attraverso i ricongiungimenti dei nuclei farniliari.
Romano Ugolini, nel suo contributo, ha tracciato una sintesi storica, soprattutto con l'attenzione rivolta al Risorgimento, notando e l'ammissione vale come un fondato rimprovero come il periodo sia stato studiato solo da parte belga. Le parole di chiusura colgono il problema di un nuovo tipo di emigrazione, che accomuna le due nazioni, ieri su posizioni opposte.
Ricche di indicazioni e, al solito, profonde sono le pagine di Roger Au-bert sui contatti intercorsi tra gruppi e settori cattolici, mentre purtroppo non sono stati trasmessi per la stampa i testi di A. Landuyt e P, Rion, dedicati ai socialisti ed ai liberali.
I contatti culturali sono largamente ed esaurientemente esaminati, tra gli altri, da Dumoulin, M, Balatti e P. Mercier.
Ancora un vuoto è da lamentare nella sezione economica: è pubblicata soltanto l'indagine di M. Dumoulin, sufficiente, comunque, per ricostruire le vicende dei capitali stranieri impegnati nella nostra penisola (Solvay e Coppée) e per segnalare e sottolineare l'importante potenzialità di studio nel campo, finora trattato con superficialità e con un'ottica limitata e superata dai tempi e con i tempi.
VINCENZO G. PACIFICI