Rassegna storica del Risorgimento

Epaminonda Farini. Domenico Farini. Epistolari. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <141>
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Vita dell'Istituto
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Il presidente del comitato ha parlato invece delle varie spedizioni pavesi nella I guerra d'indipendenza, dando alcuni particolaHÌ" e alcune cifre. Il dott. Ge-suino Piga e l'assessore alla cultura del Comune dott. Bontempi hanno prece­duto e concluso il dibattito.
Per concludere non si può non ricordare che il comitato ha inviato al ministero delle Poste una richiesta perché si ricordino il prossimo anno nelle emissioni filateliche, le figure di due pavesi presidenti del Consiglio: Agostino Depretis e Benedetto Cairoli, scandalosamente dimenticati nell'86 e '89, quando ricorrevano i centenari della morte. Anche in questo campo infatti il Risorgi­mento è stato troppo messo in ombra.
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PESARO-URBINO. Giovedì 13 gennaio 1994, nella sala del consi­glio comunale di Pesaro, Maria Giuseppina Muzzarelli e Francesca Sofia del­l'Università di Bologna hanno presentato il volume Sara Levi Natban di Stefania Pallunto. La Muzzarelli nella sua esposizione ha messo in evidenza, fra l'altro, che la storia di Sara Levi Nathan, nata a Pesaro e poi vissuta a Londra, Lugano, Roma, è quella di una donna che esprime la propria forza e idealità per la causa politica repubblicana nelle vicende del Risorgimento italiano, pro­muovendo e organizzando incontri con i patrioti italiani e tessendo le fila anche del difficoltoso rapporto tra Mazzini e Garibaldi. Nel 1873 fondò a Roma una scuola popolare per l'educazione degli indifesi e degli oppressi.
All'incontro erano presenti il prof. Stefano Orazi, presidente del Comi­tato, il prof. Alberto Berardi, assessore provinciale alla cultura, ed un pubblico attento e interessato a tutti gli interventi.
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PIACENZA. Il 4 dicembre 1993 il nostro comitato, in collaborazione con il locale Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea e la Fondazione ASSI di Milano, ha organizzato un convegno su: Federconsorzi tra Stato liberale e fascismo . L'iniziativa è stata possibile grazie al contributo della Banca di Piacenza e del Comune di Piacenza.
La Federconsorzi è stata fondata a Piacenza nel 1892 quale emanazione dell'imprenditorialità degli agricoltori di questa città. Ha ben presto ampliato il proprio interesse a tutta l'Italia ed è rimasta nella città padana fino al 1932, anno in cui il fascismo, nell'ambito della sua politica accentratrice, ha trasferito d'autorità la sede i Roma. Il convegno piacentino ha avuto appunto lo scopo di analizzare il significato di questa grande istituzione economica nel primo periodo della sua storia.
Nella seconda metà del secolo scorso anche a Piacenza gli agricoltori si trovano davanti a nuove tecnologie e a importanti apporti della chimica con i concimi. Si tratta però di un mercato asimmetrico, nel senso che i venditori sono in possesso di tutte le informazioni, mentre gli agricoltori devono accettare a scatola chiusa i prodotti che vengono offerti loro. Si aggiunga che questi agricoltori hanno capacità imprenditoriali, sanno organizzarsi e non deve mera­vigliare se, proprio in questa città nasce la Federconsorzi, uno degli organismi associativi che prendono forma in questi decenni: la cattedra ambulante di agricoltura, i comizi agricoli, il sindacato per l'acquisto di concimi, ecc. Sempre in questi anni veniva fondata a Piacenza la prima Camera del Lavoro, quindi si muovevano anche i lavoratori.