Rassegna storica del Risorgimento
Storiografia. Filosofia. Secolo XVIII
anno
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1994
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Arnaldo Salvèstrm
fratello, che stava nella casa di famiglia, a Rovigo, con questa lettera, che certo nemmeno si aspettava, dal solito BartolinL Eccone la minuta:
LUIGI BARTOLINI, da Vienna, a LUIGI MANFREDINI, a Rovigo
Vienna, 20 giugno 1799 Stimatissimo Signor Luigi, amico e Padrone rev.mo
Persuaso come io sono die Ella a quest'ora sarà stato in genere altronde informato delle personali vicende cui ha dovuto soggiacere S.E. il Signor Generale di Lei Fratello, e nostro MaggiorDomo Maggiore in Toscana, dopo la di lui partenza da quel Gran Ducato, ed in conseguenza delle quali in sostanza ha egli, per Disposizioni Supreme, sofferta la interdizione e di non introdursi e rimanere frattanto in veruno dei Territorj attualmente componenti questa Imperiale Monarchia, mi limiterò brevemente a poterle attestare il buono stato di salute in cui l'E.S. giunse e ripartì da Trieste, dopo essere restato alla rada di quel porto alcuni giorni, dirigendo la sua navigazione a Messina, non senza aver tenuto carteggio con SA..R. l'Arciduca GranDuca nostro Signore.
Fu appunto in tale occasione, di volere espresso della R.A.S., lo spedirli a vista della preaccennata notizia, il di lui particolar Segretario Signor Abate Pietro Bagnoli, con l'ordine di assisterlo, seguitarlo nel suo ultimo viaggio, e servirlo come ad esso fosse piaciuto, e poiché il Signor Marchese ebbe la delicatezza di non voler congiungere alla propria situazione quella del nominato, e non trovò tampoco necessaria l'opera del medesimo in proprio servizio, così dopo averlo tenuto seco due intieri giorni, tornò a rispedirlo a Vienna, ove di presente si trova, ed ove potè attestare, per testimonianza ài vista, quel che ci scriveva il suo Principale relativamente al suo stato di sufficiente benessere, ed a quella costante e quieta fermezza, con cui confermava ogni momento la propria affettuosa devozione ed inalienabile obbedienza a ciò che piaceva disporre S.M.I., cui si faceva un pregio di religiosamente uniformarsi, sempre sperando un termine ai propri dispiaceri, tra i quali annoverava in primo luogo la dolorosa separazione dai respettivi Padroni.
Partito Egli, determinatissimo in questi lodevoli sentimenti, non ne abbiamo avuta, né potevamo averne fin qui notizia ulteriore, mentre frattanto deve fare un senso di consolazione il non mancare presso il Gran Duca ogni favorevole riscontro, che niuno atto sia accaduto, o possa ridursi in minimo dubbio, per cui sieno da dubitarsi alterati, o alterabili le prerogative di suo Fratello, sia nel rango militare, sia nelle onorificenze ed assegnamenti tutti, che vi è ogni luogo di credere, restino in ogni sua parte perfettamente inconcussi; ed è perciò che rimane sempre viva la speranza che quando l'Onnipotente Dio si degni ripristinare la pur troppo turbata calma, e con essa un sistema nella quiete pubblica, potrà al pari trovare da essa il desiderato partito questo infelice, al quale certo, dentro ogni possibile, non manca né mancherà né la protezione né l'amore del nostro comun Padrone.
Concilio, amatissimo Signor Marchese Luigi, in questo qualunque siasi dettaglio, tanto l'espresso ordine di S.A.R. che mi impone di salutarla in Suo nome, quanto la commissione che ne ricevemmo dal suo Fratello, Principe Rospigliosi, ed io, che insieme con Capponi ci ricordiamo alla sua memoria ed a quella della degnissima consorte e famiglia, presso della quale farà quell'uso che giudichi a proposito delle preaccennate notizie, nel comunicarLe le quali sono in dovere di confermarmi.
L. BARTOLINI m
w) SUAP, di., toc. cit.