Rassegna storica del Risorgimento
Storiografia. Filosofia. Secolo XVIII
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1994
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Arnaldo Salve s Mini
rittura amico dei giacobini .2(0 II fatto era però che tutta quella ambiguità aveva origine alla fonte, vale a dire nella proclamazione politica di neutralità seguita, a parole (e, anche quelle, secondo a chi rivolte), dal! 'inetto secondogenito di Pietro Leopoldo. Le sue velleità di districarsi fra gli enormi problemi posti da una neutralità fra la Casa Madre austriaca e la sua nemica mortale, la Repubblica Francese, andarono però come è noto, a cozzare contro eventi tanto più grandi di lui, che finì col diventare, anziché, come avrebbe voluto, amico, osteggiato da entrambe e di entrambe nemico. Evidentemente, quello non era più il tempo per i dilettanti, fossero essi o no su un trono. E c'è da esser sicuri che il povero Ferdinando avrà maledetto il Wyndham/MacPherson, non già per avergli mandato la proposizione confidenziale fatta a Pilnitz da Pietro Leopoldo, ma proprio per avergliela mandata troppo tardi. E ora, siccome ritengo trattarsi di un documento assai importante e che non si trova facilmente nelle Cancellerie , come del resto accennavo più sopra, mi sembra opportuno darlo qui nella sua integrità, così com'era (ed è ancora) conservato nell'Archivio privato di Famiglia, e ciò anche per dare un nuovo contributo alla conoscenza delle intime reazioni di quel famoso e grande uomo a ciò che andava accadendo in Francia, o per essere più precisi nella Corte di sua Sorella e suo Cognato.
Ed eccola la filosofia di Pilnitz , richiamata alla memoria dei Gabinetti di Vienna dall'astuto ministro britannico:
COPIE;: PRECIS DES OUVERTURES DE LA COUR DE VIENNE
RELATIVEMENT AUX AFFAIRES DE FRANCE
Pilnitz (27 agosto 1791)
À rimp.ce de Russie,
aux Rois de Prusse, d'Espagne, d'Angleterre, de Naples, de Sardaigne.
L'Empereur se fonde sur les considérations de la captivité du Roi de France et de Sa Famille et de la dureté des procédés qu'on se permet envers eux, sur l'illegali té qui tant à raison de ce défaut de liberté du Roi que parce que les Membres de l'Assemblée Nationale paroissent avoir outrepassé leurs pouvoirs, semble vicier les décrets de cette Assemblée; sur le danger qui ré-sulte pour tous les Souverains du funeste exemple de l'Assemblée populaire, sur les entràves que Pétat actuel des choses en France, par les mesures mèmes que l'on sera obligé d'opposer au danger de le contagion, ne peut manquer de mettre à la communication rédproque des Etats de l'Europe, à une liberté decente des sujets et aux vues de réformes utiles au bien des peuples que les Souverains pourroient avoir, enfin et particulièrement sur une lettre écrite de ma in propre par le Roy de France depuis Sa seconde captivité à PEmpereur Son Beau-Frère, et dans laquelle il reclame Son secours et indirectemènt cerni de toute l'Europe.
2) Quella fama, che già circolava ampiamente ai suoi tempi, fu resa, diciamo cosi popolare dallo Zobi, che se ne servì iper i suoi fini di propaganda liberale dopo il 1848: cfr, A. ZOBI, Istoria civile della Toscana, voi. Ili, t. II,