Rassegna storica del Risorgimento
Storiografia. Filosofia. Secolo XVIII
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1994
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pagina
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Arnaldo Salvestrini
riuscì a svolgere l'Imperatore Pietro Leopoldo (in stretto collegamento con la Corte di Inghilterra) nella elaborazione di una vera e propria cultura, sulla base dei principii di riforma anche costituzionale, antirivoluzionaria, cultura che fu poi in grado di condurre una guerra provvisoriamente anche vittoriosa contro le idee opposte, quelle elaborate ed espresse nei circoli borghesi e popolari francesi.
Resta certo comunque un fatto: quello cioè di un Leopoldo che, lungi dall'essere più (se mai lo era poi stato) quel sovrano pacifico che anche recentemente qualche storico francese ha voluto riaffermare,29* fu invece, non solo un deciso fautore della necessità di combattere ogni deviazione dalla linea dei princìpi del diritto divino, ma uno che non esitò a muovere gli eserciti per affermare questa sua dottrina. Leopoldo, dunque, quando lasciò la Toscana nel caos politico che abbiamo visto, si trovò ad affrontare il caos ben più grande dell'Impero, e non potè non rimanere vittima della sua stessa dottrina, fino al punto, forse, di entrare a far parte delle trame degli aristocratici fuggiti terrorizzati dalla Francia rivoluzionaria. E questo dovrebbe farci riflettere sulla vera natura di quel principe tanto applaudito dai suoi contemporanei e, anche di più, dai posteri e dagli storici. La sua vera natura fu quella di un sovrano assoluto, che trovatosi a regnare per una lunga stagione su un piccolo Paese come la Toscana era riuscito a prendere in mano la situazione, giovandosi soprattutto della favorevole congiuntura di pace nella quale si trovava l'Europa, ma che, venuto poi a doversi misurare con realtà così epocali come il trionfo della borghesia in Francia, e la sua violenza armata, non riuscì a venir fuori dalla contraddizione fra il suo spirito, portato a grandi pensieri e a grandi disegni, e i suoi interessi personali e di casta, che invece lo legavano alla più totale solidarietà (complicità?) con tutte le altre Corone di Europa.
ARNALDO SALVESTRINI
*) Nel mare magnimi delle pubblicazioni per il Bicentenario della Rivoluzione, che hanno imperversato anche in Italia, possono essere utili i riferimenti (che sono però sempre sulla vecchia linea tradizionale) in J. TULARD, J. F. FAYARD, A. FIERRO, Dizionario storico della Rivoluzione Francese, tx, it., Firenze, Ponte alle Grazie, 1989,