Rassegna storica del Risorgimento

Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <182>
immagine non disponibile

182
Salvatore Candido
dagine sul secondo esilio dello sfortunato riberese che segue, senza inter­ruzione di continuità, a quella che abbiamo condotto, per il periodo del soggiorno a Torino, dal 1849 al 1853, nei capitoli introduttivi del vo­lume delle lettere del Crispi al Pilo.7*
2 - Il secondo esilio
Il Crispi era dolente di dovere abbandonare Torino dove aveva tro­vato un ambiente adatto per viverci e per svolgervi attività politica, ma confidava che la sede del suo secondo esilio potesse consentirgli la possibilità di svolgervi azione politica e di provvedere al suo sostenta-
BRINO, Malta nel Risorgimento italiano dai carteggi dell'Archivio di Stato di Pa­lermo, in Archivio storico di Malta, X (1939), III-IV, pp. 257-266; BIANCA FIO­RENTINI, Malta rifugio di esuli e focolare ardente dì cospirazione durante il Risor­gimento italiano, Malta, Ed. Casa S. Giuseppe, 1966, pp. 220; GIOVANNI MANGION, Governo inglese, Risorgimento italiano ed opinione pubblica a Malta (1848-1851), Malta, Ed. Casa S. Giuseppe, 1970, pp. 88; MASSIMO DE LEONARDIS, Malta tra Risorgimento e Anti-Risorgimento. La visita di Garibaldi nel 1864, in Rassegna sto­rica del Risorgimento, LXXII (1985), III, pp. 322-357, saggio questo che si cita in quanto comprende una aggiornata bibliografia sia sul tema generale che su quello specifico dei rifugiati italiani.
Riteniamo opportuno riferirci, poi, ad un testo che (per quanto non sia giunto finora alla pubblicazione per motivi connessi all'ultimo conflitto mondiale, essendo stata distrutta, probabilmente nel 1944, la tipografia in cui si stampava, per conto della Società Siciliana per la Storia Patria di Palermo);, si impone alla nostra attenzione per l'importanza della documentazione proposta e per il rilievo della valu­tazione critica. Trattasi dell'opera di UGO DE MARIA, La Sicilia nel Risorgimento italiano ài cui furono estratte dalle macerie poche copie integre delle 464 pagine già stampate. Detta opera, che si riferisce particolarmente agli emigrati 'politici sici­liani dal 1848 al 1860, dedica il cap. V (pp. 64-93) ai siciliani rifugiatisi nel 1849 a Malta.
Per quanto si riferisce al problema della libertà di stampa a Malta possono essere consultati, infine, oltre ai saggi citati anche i seguenti: OLIVER FRIGGIERI, La cultura italiana a Malta nell'800 e nel primo '900, Roma, Quaderno n. 16 de II Veltro, 1977, pp. 35; ERSILIO MICHEL, La libertà di stampa a Malta e i Govèrni italiani (1838-1839), in Rassegna storica del Risorgimento, XIII (1926), I, pp. 212-215. Il predetto studioso, in altri suoi saggi sugli esuli italiani a Malta nel 1848 e sul soggiorno del Lemmi nell'isola del 1852, non si è riferito a temi e problemi che attengono a questa indagine. Completa questa rassegna bibliografica il saggio di chi scrive Contributi alla storia di Malta, cit., per il materiale informativo sui fondi documentari utilizzati dal Crispi per una sua storia di Malta non condotta a termine e per le notizie di interesse generale sulla presenza del Crispi nell'isola.
In F. CRISPI, Lettere a Rosolino Pilo, cit., ci siamo riferiti, nel cap. IV della Introduzione (pp. 62-110), alla attività pubblicistica del Crispi a Torino degli anni 1849-1853 che, per alcuni aspetti, costituisce la .premessa di quella che svol­gerà o cercherà di svolgere a Malta. Numerosi nelle pagine suddette i riferimenti allo Archivio storico Contemporaneo di Capolago, alla pubblicazione di un'opera del Gregorio e di una Storia dell'industria, alla collaborazione a l'Annuario Economico-politico del Maestri e ad altre attività intellettuali che il Crispi aveva avviato o intendeva intraprendere.