Rassegna storica del Risorgimento
Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno
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1994
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pagina
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185
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Francesco Crispi a Malia 185
In una lettera, inedita, inviata il 12 maggio 1853 a Gino Daelli w il Crispi così esordisce:
Carissimo Daelli. Ti scrissi da Genova prima che di là io partissi; ma nessuna risposta io ho da te ricevuto. Sento ora da Bonato che hai già combinato con gente di cotesta la vendita della Tipografia. Quindi per detta parte non ci è più nulla a fare. Mi sono dato opera, appena qui giunto, perché si compiano le copie dei documenti diplomatici della Sicilia. Un terzo del lavoro è già fornito ed ho già fatto spedizione all'ex ministro Torrearsa dei dispacci che riguar-dan lui perché li annoti, e poscia me li rimandi onde io li riordini. Col vapore del 22 maggio e del 2 giugno spedirò altro buon plico a Stabile in Parigi perché faccia lo stesso .
La lettera, dopo di essersi riferita a dati contabili circa le somme spese ed impegnate per la copia dei documenti diplomatici siciliani del biennio liberale, così prosegue:
Poiché, come mi dicesti di presenza, i due volumi delle carte siciliane e officiali sono in cotesta, fanne eseguire le copie e mandamele. Amerei che questa parte del nostro contratto abbia il suo compimento, e non si parli più di cosa che a te per altro non riuscirebbe pesante di mandare ad esecuzione. Io ti prego caldamente a voler appagare il mio desiderio. Il soddisfacimento di tale obbligo mi preme assai, e tu spero non vorrai apporvi ulteriori indugi .
Ma la speranza concepita dal Crispi di poter riprendere a Malta il lavoro di raccolta e di riordino dei documenti che avrebbero costituito lo Archivio Siculo presso la Tipografia Elvetica di CapolagoUJ andò delusa sia per le resistenze incontrate da parte di alcuni uomini di governo del periodo liberale siciliano degli anni 1848-1849, che pur avevano assicurato la loro collaborazione e i loro apporti, sia perché il Daelli non era più un interlocutore valido essendo andata in quel tempo la Tipografia di Capolago in liquidazione ed essendo stata ritirata a questi la procura a rappresentarla, come leggiamo in una lettera, inedita, inviata dal Crispi, il 2 ottobre 1853, ad Alessandro Repetti .le)
I4> Nel Copialettere, oit, pp. 90-101.
Sui rapporti che intercorsero fra il Crispi e la Tipografia Elvetica di Capo-lago tramite Carlo Cattaneo, Gino Daelli, Alessandro Repetti ed altri per la costituzione dello Archivio Siculo che avrebbe dovuto arricchire la documentazione raccolta presso lo Archivio Nazionale Italiano, disponiamo di una vasta documentazione, in gran parte inedita, nelle Carle Crispi presso l'A.C.S., il Museo Centrale del Risorgimento in Roma e l'Archivio di Stato di Palermo. U. F. SAFUOTTI, in Corrispondenza inedita tra Francesco Crispi e Carlo Cattaneo. Contributo alla storia dello Archivio Triennale delle Cose d'Italia, in Archivio storico siciliano, N.S., XLVT (1925), pp. 102-131, utilizzò soltanto una documentazione tratta dallo Archivio Cattaneo che si conserva nel Museo del Risorgimento di Milano. Alcune lettere del Crispi sul tema, incluse nel Copialettere citato, sono state pubblicate in F. CRISPI, Lettere dall'esilio, cit.
fé) La lettera al Repetti è trascritta nel Copialettere citato, pp. 129-135; quella