Rassegna storica del Risorgimento
Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno
<
1994
>
pagina
<
188
>
188
Salvatore Candido
la rubrica predetta o, talvolta, anche, dati e notizie utilizzati nell'editoriale (ad es. nel n. 334 del 9 dicembre).
Quali furono, ci chiediamo, i motivi per cui il Crispi venne meno ad un impegno spontaneamente assunto, pur avendo affermato, nella sua lettera al Savi, che egli si sentiva moralmente obbligato di concorrere al sostentamento di quella causa che propugna e ch'è la mia? . Interrogativo questo rilevante per chi voglia giudicare quale fosse in quel tempo, sul piano politico e ideologico, il programma del Crispi-
La sua incondizionata adesione ai princìpi e alle formule politiche di un giornale dichiaratamente mazziniano fu, a nostro modo di vedere, tacitata in quel tempo da impellenti esigenze di ordine economico che non si riferivano soltanto alla sua persona ma, anche, alla sua convivente Rosalia Montmasson che lo aveva raggiunto a Malta il 29 maggio 1853 (cioè quattro giorni prima della data della lettera al Savi) con cui, poi, il 27 dicembre 1854 (ad appena tre giorni dalla partenza da Malta), avrebbe contratto nozze che sarebbero state, poi, a distanza di parecchi anni motivo di gravi virìssitudini per entrambi.1**
4-11 Crispi letterato a Malta
La prima attività che il Crispi svolse al suo arrivo a Malta fu di natura letteraria. Lo dichiara egli stesso in una sua lettera del 21 maggio
J9> RENATO COMPOSTO, in Una donna fra i Mille. Rosalia Montmasson-Crispi (Palermo, Edit. Novecento, 1989, pp. 99), ricostruisce attentamente le fasi della vita in comune dei due dal loro primo incontro alla separazione per un travagliato iter che non possiamo ripercorrere, neppure per cenni, in questa sede. Basti dire, con riferimento al periodo da noi esaminato, che Rosalia raggiunse il Crispi a Malta, due mesi dopo il suo arrivo, in data imprecisata del maggio 1853 e contrasse nozze, dopo aver vissuto con lui more uxorio, il 27 dicembre 1854, cioè tre giorni prima della partenza dell'esule dall'isola, nozze che, indicate quali inesistenti e nulle dall'avvocato Crispi, avrebbero condotto nel 1875 alla separazione e, nel gennaio 1878, alle nuove nozze con Filomena Barbagallo che precedono di qualche mese l'annullamento, nel maggio 1878, del vincolo precedente. Da ciò le accuse che il Crispi fosse bigamo. È interessante annotare che in nessuna lettera del periodo maltese a noi nota il Crispi fa cenno della presenza della donna nell'isola. Neppure di questa vi è cenno nelle quattro lettere inviate, dal 22 novembre 1853 al 12 febbraio 1854, all'amico del cuore, Rosalino Pilo, che noi abbiamo pubblicato nelle Lettere, df., pp. 336-345, in cui il mittente fa riferimento alla sua difficile e insostenibile situazione economica. La presenza della donna nell'isola non è registrata da BIANCA FIORENTINI nel suo Malta rifugio di esuli, ctt, ma è accertata da un elenco, al maggio 1853, relativo allo Stato generale degli enti-grati a Malta, che si conserva nell'Archivio eli Stato di Palermo, Fondi della Segreteria di Stato, Polizia (voi. 652, doc. 7301), pubblicato dal Composto {ivi, p. 25), in cui si legge: Rosalia Montmasson [di anni] 29, [patria] Savoia, possidente, [arrivata] il 25 maggio 1853, [con passaporto] sardo. Il solerte funzionario consolare borbonico integra questi dati con l'annotazione seguente; Nel di lei passaporto si dice esser moglie dell'Avvocato Crispi Genova, ma molti dicono che sia sua concubina.