Rassegna storica del Risorgimento
Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno
<
1994
>
pagina
<
201
>
Francesco Crispi a Malta 201
a quando il programma politico filosabaudo che questi sosteneva non li divise. H Crispi in una lettera, non reperita nei suoi carteggi ma che riteniamo inviata da Malta, aveva rivolto a lui la richiesta di trovargli un editore per la sua storia dell'isola. Ne abbiamo notizia nella lettera che il La Farina gli indirizza il 14 febbraio 1855 da Torino409 in cui leggiamo: Per gli studi intorno i municipii di Malta e Gozzo mi par molto difficile, nelle miserissime condizioni attuali, trovar qui un editore. Già ne ho parlato a qualcuno, ma senza utilità .
Poi il Crispi abbandonerà del tutto il progetto; di esso rimane la trascrizione di centinaia di pagine di carte che si conservano presso lo A.C.S. che potrebbero, forse, essere proficuamente esaminate da qualche studioso della storia di Malta per l'eventualità che fra i documenti trascritti ce ne siano alcuni non noti di già agli studiosi ed i cui originali siano andati dispersi a causa delle vicende belliche che sconvolsero l'isola durante il secondo conflitto mondiale.
7 - La pubblicazione de La Valigia e de La Staffetta . Generalia
Ma, nel febbraio 1854, nuove istanze si proponevano alla attenzione del Crispi, si svegliava in lui il mal sopito ardore polemico e si manifestava l'ansia di una più attiva presenza politica che avtebbe potuto meglio soddisfare con il suo lavoro quale fondatore e principale redattore, forse unico, di un periodico di lingua italiana.
Noi ci chiediamo come mai il Crispi, le di cui condizioni di bisogno e quasi di miseria emergono dalle lettere scritte in quel tempo agli amici (di cui abbiamo proposto alcuni brani), fosse stato messo in grado di affrontare un impegno che non poteva non avere pesanti risvolti finanziari.
Abbiamo esaminato attentamente le lettere scritte in quel periodo, e precisamente quelle che vanno dal dicembre 1853 al febbraio 1854, e abbiamo trovato pochi, ma significativi, cenni alle modalità attraverso cui il Crispi aveva potuto acquisire un giornale che gli consentisse di far sentire la sua voce pur in quel ristretto ambiente, tanto vituperato talvolta, degli emigrati di lingua italiana e con eventuali aperture verso improbabili lettori del Continente e della Sicilia. I soli riferimenti alla pubblicazione de La Valigia li abbiamo nei testi seguenti: a) Una lettera, già citata, del 12 febbraio 1854 a Cesare Correnti41) in cui leggiamo: Col vapore del 7, via di Francia, ti mandai il numero di saggio d'un giornaletto, La Valigia, che comincerà regolarmente le sue pubblicazioni dal 15 febbraio in poi. Io ne sarò il redattore, e mi frutterà, qualora si
4) Da noi pubblicata in I rapporti tra Francesco Crispi e Giuseppe La Farina durante ed oltre l'esilio, in Archivio storico siciliano, S. IV, voli. XII-XIII, 1986-1987, p. 143.
Nel Copialettere del Crispi, cit., pp. 175-177.