Rassegna storica del Risorgimento

Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <212>
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Salvatore Càndido
occhiuto e perspicace sia dal fatto che vi operasse una base navale di primaria importanza per la guerra in Oriente sia per il fatto che potente ed ascoltato vi fosse, accanto al potere civile, quello ecclesiastico imper­sonato dalle gerarchie cattoliche che, poi, prenderanno posizione contro il laico repubblicano d'oltre mare.
L'articolo sopraddetto dal titolo Guerra ed Insurrezione si conclude con l'avvertenza: Sarà questo l'argomento a cui verremo in un secondo articolo; ma questo si fece attendere per oltre un mese e sarà pubbli­cato soltanto con lo stesso titolo e l'aggiunta del numerale II, come ab­biamo detto, nel n. 2 del 22 marzo de La Staffetta. In questo l'autore metterà in guardia i lettori sul fatto che l'alleanza dei Governi di Fran­cia e della Gran Bretagna per la quistione d'Oriente non potesse essere pei popoli una guarentigia di libertà, ma il pericolo piuttosto di un nuovo servaggio che sotto diversa forma loro potrebbe essere imposto . Su queste linee si muoverà il giornale sino alla sua soppressione. Esso, fin dal numero di saggio, verrà meno all'orientamento programmatico in­sito nel titolo che fosse, cioè, una valigia, un contenitore di notizie di diverse provenienze, per divenire, pur nella ristrettezza dello spazio, un giornale di opinione in cui uno straniero profondamente e, direi, visceral­mente legato ai suoi dommi politici, riteneva che gli fosse consentito di esprimere con libertà il suo pensiero senza tener conto che il tema costante della insurrezione dei popoli, della loro autodeterminazione, del­l'annullamento, o quantomeno attenuazione dei princìpi politici sanciti dalla Santa Alleanza avrebbe potuto essere accolto con insofferenza, osti­lità o peggio in un avamposto dell'Impero britannico ove, pur, si mani­festava tolleranza per la stampa non legata all'assolutismo.
Non è senza compiacimento che il rivoluzionario Francesco Crispi pre­vede un radicale riassetto della carta d'Europa attraverso rivolte nella Moldavia, nella Valacchia, nei paesi soggetti al Turco e allo Czar che fossero la necessaria premessa per la rivoluzione nei Paesi occidentali, dalla Spagna all'Italia, con quello che sarebbe seguito inevitabilmente sul suolo peninsulare. L'insurrezione appare il tono dominante nel nuovo gior­nale maltese che pubblica nei suoi nn. 2, 3, 4 l'articolo dal titolo Insur­rezione dei Greci, nel n. 4 quello dal titolo Movimenti nella Valacchia, nel n. 5 quello dal titolo Insurrezione Spagnuola: articoli che appaiono collegati a mezzo di una rubrica dal titolo Situazione Europea (nn. 1, 2, 3) che propone il quadro della situazione politico-diplomatico-militare che si andava svolgendo nell'area europea e medio-orientale.57*
Abitualmente su La Valigia, nei 6 numeri pubblicati con detto titolo,
Italia e Popolo riprenderà buona parte dell'articolo dal titolo Insurrezione spagnuola, pubblicato ad apertura del n. 5 del 7 marzo 1854 da La Valigia, nella sua edizione n. 78 del 19 successivo, con un articolo dal titolo La condizione pre­sente della Spagna. Al caso ci siamo riferiti nel cap. 3 trattando della promessa collaborazione del Crispi a Italia e Popolo.