Rassegna storica del Risorgimento

Francesco Crispi. Malta. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <223>
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Francesco Crispi a Malta 223
dal 29 dicembre 1854 al 13 gennaio 1855 che si conserva fra le Carte Crispi, ex Archivio di Stato di Palermo presso l'Archivio Centrale dello Stato (fase. 11. I. 1), di cui il Palamenghi-Crispi in I Mille, cit., pp. 39-41 ci fornisce una trascrizione parecchio lacunosa. Nella nota al 29 di­cembre il Crispi fa cenno al concorso degli amici che lo salutarono alla partenza; nella nota al 12 gennaio, giorno dell'arrivo sulla costa inglese, l'esule non può non rievocare il fatto che sette anni prima, il 12 gen­naio 1848, aveva inizio in Palermo una delle più grandi rivoluzioni di popolo e scrive sconsolato: Fatale 12 gennaio che non tutti compresero, che non tutti venerarono. Oggi ti saluto tra le brume ed il lutto che mi ispira questo giorno povero di luce che somiglia a una notte . Alla sera del giorno successivo giungerà per treno a Londra (nell'immensa capitale). Ha inizio un altro capitolo della sua storia.
Gli sarà stato, senza dubbio, di conforto il fatto che almeno una voce giornalistica si levò a Malta in sua difesa, quella del giornale The Malta Maily già citato, che, nella sua edizione del 22 dicembre, pubblica una lettera a firma Un Inglese in cui è deplorato il comportamento tirannico del Governatore nei riguardi di un esule, vi è affermato che il Crispi aveva fondato un giornale volto alla difesa dei diritti delle Na­zioni, dei princìpi liberali e del libero commercio e deplora che a una colpa di scarso rilievo, quella di non avere ottemperato alle leggi sulla stampa, dovesse seguire una punizione tanto grave. L'autore, che esprime il più vivo consenso al giornale ed al suo redattore (che indica quale dottor Crispi) fa cenno alle sofferenze degli esuli e, quale lettore e sottoscrittore del giornale, afferma di aver sempre approvato idee ed opinioni da questo espresse.
Di 11 a qualche giorno, lo stesso giornale nella sua edizione del 26 dicembre, pubblica un breve articolo redazionale dal titolo Dott. Francesco Crispi - La Staffetta in cui l'autore esordiva affermando che il giornale aveva sempre alzato la voce contro ogni forma di persecu­zione e che aveva chiesto che fosse revocata una sentenza, che era giu­dicata innecessaria ma che non era stata abbandonata la speranza che fosse preso questo provvedimento riparatore. È esaltata l'opera di riso­luti patrioti e rivendicato il diritto proprio degli uomini liberi di tener fede alle proprie idee e convincimenti. Questa voce di un giornale in­glese si univa a quella di altri giornali italiani: Italia e Popolo, Il Diritto.69* Ma a Malta non si era conclusa soltanto una pagina, e fra le più meritorie, nella vita dell'esule; si era conclusa, anche, una pagina, e fra le più rilevanti, della storia dell'emigrazione politica italiana in quelle isole.
SALVATORE CANDIDO
w) Il torinese II Diritto si riferiva alla espulsione del Crispi da Malta nella sua edizione del 7 gennaio 1855; in un breve articolo redazionale deplora che altro giornale di lingua italiana avesse approvato il provvedimento a carico di un distinto esule siciliano e si compiace del fatto che il The Malta Mail lo avesse difeso.