Rassegna storica del Risorgimento
Italia meridionale. Storiografia. Secolo XIX
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1994
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231
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L'Italia meridionale dal 1860 al 1865 231
convincere le popolazioni ad allontanarsi dalle loro posizioni di simpatia e sostegno o perlomeno di neutralità nei confronti dei briganti.20
Giuseppe Massari (nato a Taranto nel 1821, morto a Roma nel 1884) dopo studi letterari a Napoli ed una lunga permanenza a Marsiglia e Parigi, dove conobbe Vincenzo Gioberti, visse poi in Piemonte e in Toscana. Dopo essere stato deputato al Parlamento napoletano nel 1848 si stabili definitivamente in Piemonte dopo la restaurazione borbonica. Scrisse per diversi giornali e conobbe il conte di Cavour di cui divenne collaboratore di fiducia. Per Cavour esegui alcune missioni diplomatiche segrete. Dopo l'Unità fu deputato per molti anni.
Negli anni dell'unificazione Massari deplora la debolezza morale di Napoli e con le sue parole probabilmente si riferisce anche allo scarso sostegno dato dai Napoletani all'idea dell'Unità. In una lettera scrive:
Oh! quella Napoli come è funesta all'Italia! paese corrotto, vile, sprovvisto di quella virtù, ferma che contrassegna il Piemonte, di quel senno invitto che distingue l'Italia centrale e Toscana in ispecie.22)
Nel 1863 Massari fu relatore alla Camera dei Deputati della commissione d'inchiesta sul brigantaggio. La commissione composta da Massari, Aurelio Saffi, Nino Bixio, Giuseppe Sirtori ed altri aveva visitato la Basilicata, la Capitanata e il Molise. Sulle conclusioni della commissione ritornerò nel capitolo seguente.
H valdostano Costantino Nigra (nato a Villa Castelnuovo nel 1828, morto a Rapallo nel 1907) dopo aver preso parte alla prima guerra d'indipendenza ed aver concluso gli studi di giurisprudenza, intraprese la carriera diplomatica. Presto ottenne la fiducia di Cavour e prese parte alle trattative per l'applicazione dell'accordo di Plombières tra Italia e Francia. Fino al 1876 rimase come ambasciatore a Parigi, più tardi venne inviato a San Pietroburgo, Londra e Vienna. La lunga parentesi parigina fu interrotta quando Cavour mandò Nigra a Napoli come segretario generale addetto alla Luogotenenza del principe di Carignano.
Nigra riferisce a Cavour dell'incapacità e della dubbia integrità morale di molti politici napoletani.
Dagli uomini che saran mandati al Parlamento Ella vedrà quanta incapacità qui si trovi anche in quelli che la pubblica opinione designa come i migliori.2
2U A. La Marmora a B. Ricasoli, Napoli, 26-1-1862, ivi, p, 136.
Z9 G. MASSARI, aprile e maggio 1859 in Diario dalle cento voci, 1858-60, a cura di EMILIA MORELLI, Bologna, Cappelli, 1958, p. 196. Massari a Donna Ghita Collegno, senza indicazione di luogo, 23-8-1860 in La liberazione, cit., voi. 2, .p. 137, nota 1..
23) C. Nigra a Cavour, Napoli, 9-2-1861 e 26-1-1861 in CAMILLO BENSO DI