Rassegna storica del Risorgimento

Italia meridionale. Storiografia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <242>
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Claudia Klinkmann
delle possibilità di miglioramento delle condizioni di vita della popola­zione, le critiche spesso dure di Asproni contro la mania di introdurre leggi piemontesi e contro l'arbitrio della giustizia rnilitare in Sicilia la­sciano intravedere quali problemi egli consideri importanti.585 Nonostante gli accenni a problemi sociali ed economici la meta dell'istituzione di una repubblica, che per il politico sardo è la base per un miglioramento della situazione, rimane al centro dell'interesse di Asproni.
Carlo Cattaneo (nato nel 1801 a Milano, morto nel 1869 a Lugano) fu dapprima professore di ginnasio e contemporaneamente studiò giurispru­denza. Dal 1831 in poi pubblicò articoli su temi sociali, economici e storici. Dal 1839 al 1844 fu proprietario e direttore della rivista II Poli­tecnico, da lui fondata. Anche nel Politecnico il raggio dei temi trattati era vasto: letteratura, storia, urbanistica, agricoltura, economia politica, filosofia ecc. Nel marzo del 1848 divenne dopo qualche esitazione il più importante membro del Comitato di guerra dei rivoluzionari milanesi Egli era contrario ad un intervento piemontese in Lombardia e dette le dimissioni insieme ad altri membri del Comitato quando questo si sotto­mise al governo provvisorio i cui fini Cattaneo non poteva accettare. Dopo la fine della rivoluzione del 1848 si ritirò a Lugano, dove si oc­cupò della pubblicazione di scritti e documenti sugli anni 1848-'49, Cat­taneo fu inoltre consigliere dei politici liberal-democratici in Ticino. Nel 1852 fu chiamato come professore al nuovo liceo di Lugano.
Si distanziò da Mazzini dopo il 1848 perché, secondo la sua opinione, la propaganda pubblicistica era più efficace delle rivolte e spedizioni ar­mate preferite da Mazzini.
Nell'autunno del 1860 gli fu chiesto di andare a Napoli per essere consigliere di Garibaldi. Ma già dopo un mese tornò a Lugano. Pur es­sendo stato eletto deputato per due volte, nel marzo del 1860 e nel 1867, non esercitò mai il suo mandato alla Camera, perché credeva di più al­l'efficacia politica della sua attività giornalistica.
Cattaneo si occupa di questioni economiche e sociali concrete e per questo propone una riforma agraria e l'allargamento della rete stradale per migliorare la situazione in Sicilia e in Sardegna.
Un principio di generale riforma agraria abbiamo proposto per la Sardegna; ove in terre più o meno inculte, il governo lascia da tanti anni inerte una forza capace di sostenere tre millioni di popolo! Quell'altra cultura, il cui primo bisogno è ciò che li economisti chiamano il mercato, non è possibile senza la pronta costruzione d'un completo ordine di strade [...]. Un tale principio, con alcune variazioni, si potrebbe ora applicare anche al rifiorimento della Sicilia.60)
58) G. Asproni, Napoli, 29-6-1864, ivi, voi. 4, p. 64; Messina, 194-1864, ivi, voi. 4, p. 12. Gli attacchi di Asproni contro l'introduzione di leggi piemontesi sono sparsi un po' dovunque nei primi quattro volumi qui considerati.
59) Sulla vita di C. Cattaneo vedi E. SESTAN, in Dizionario biografico, voi. 22, pp. 422-439.
W> C. CATTANEO, Prefazione al volume IX del Politecnico, luglio 1860, in