Rassegna storica del Risorgimento

Italia meridionale. Storiografia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <243>
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L'Italia meridionale dal 1860 al 1865 243
Il federalista Cattaneo è assai contrario alla centralizzazione dell'am­ministrazione e all'adozione delle leggi piemontesi in tutti i campi poiché è dell'opinione che il codice penale toscano, per esempio, sia migliore di quello piemontese e che l'amministrazione comunale era meglio organiz­zata nel Regno lombardo-veneto. Inoltre propone una suddivisione delle province in territori comunali piuttosto piccoli per permettere alla popola­zione di raggiungere più facilmente istituzioni di interesse generale come la scuola o la levatrice.60
Egli spera che le varie regioni d'Italia non saranno unite dalla forza ma dall'amicizia:
Io vagheggio una famiglia unita con la lingua, con la fratellanza, con gl'interessi e soprattutto con l'amicizia, con un'amicizia non arrogante né avara, molto meno con le stringhe e con le catene, con gli odii come furono Sicilia e Napoli, Sardegna e Piemonte.62*
Conclusioni
Se confrontiamo le opinioni sulle regioni meridionali dei personaggi considerati, si può notare come quasi tutti gli autori si concentrino soprat­tutto su questioni politiche e/o amministrative. Bandi e Nievo sono da vedere a parte perché sono soltanto testimoni oculari e non politici.
All'interno della tematica poHtico-amministrativa della maggioranza degli autori in questione, esistono diverse sfumature. Per Mazzini il rag­giungimento della meta dell'unità e dell'indipendenza è al centro dell'at­tenzione e lascia in secondo piano tutto il resto.
Confrontando personaggi come Romano, Nigra o Fàrini si vede che Romano, essendo stato già attivo nella politica locale napoletana, conosce meglio i sentimenti della popolazione, mentre i rappresentanti del governo
Scritti politici, a cura di MARIO BONESCHI, 4 voli., Firenze, Le Monnier, 1965, voi. 4, p. 73. ~Sl
Una proposta simile alla sopracitata Cattaneo la fa in una lettera a F. Crispi da Lugano, 18-7-1860 in C. CATTANEO, Epistolario, raccolto e annotato da RINALDO CADDEO, 4 voli., Firenze, Barbera, 1949-1965, voi. 3, pp. 371-373.
60 C. CATTANEO, Prefazione, cit. Lettera seconda e terza sulla legge comunale e provinciale, pubblicate il 22-6-1864 e il 29-6-1864 su II Diritto, in Scritti politici, cit, voi. 4, pp. 75, 425, 431-432.
L'avversione di Cattaneo per la centralizzazione si esprime anche in quest'altra frase della Prefazione: E la Sicilia ha pel momento l'inestimabile vantaggio del­l'autonomia; e non è ancora in necessità d'implorare che un parlamento generale si degni, nel corso d'ogni anno farle grazia di due o tre frettolose sedute, per la­sciare immantinente ogni cosa nel primiero abbandono .
62> C Cattaneo a Saverio Friscia, Castagnola presso Lugano, 18-7-1862, in Epistolario, cit., voi. 4, pp. 52-53.