Rassegna storica del Risorgimento

Umberto Corsini. Commemorazioni. Comitato Trentino per la Stori
anno <1994>   pagina <284>
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284 Vita dell'Istituto
tiche ad iniziare dal D'Andrea per finire agli Illuministi, mentre il prof. Antonio Alosco ha tracciato le linee della questione contadina e dei pubblici demani nel Mezzogiorno, posti dal Cimrnino al centro della sua indagine, congiuntamente all'analisi del ruolo svolto dalla borghesìa agraria locale e dagli apparati dello Stato (Amministrazione Comunale, Intendenza, Prefettura, Giustizia). Ad introdurre il dibattito è stato il giudice dota. Massimo Ga-glione, autore anche di un'introduzione al volume, che ha portato la espe­rienza da lui fatta nel Molise in vertenze relative alla problematica trattata dall'autore, riguardante, tra l'altro, appunto le vicende del pubblico demanio di Marcianise, formato dagli ex feudi di Castel Loriano, Trentola e Castel Airola. Anche qui la manifestazione, che ha visto la presenza di un pubblico qualificato, tara cui l'Assessore alla P.I. e Cultura di Caserta, aw. Giuseppe Pasquariello, autore di vari saggi sul paesaggio agrario di Terra di Lavoro e le dott. Maria Carmela Schisani e Maria Pietriccione, intervenute anche nel dibattito, è pienamente riuscita risultando tutti occupati i circa cento posti a sedere della sala.
Nel corso del 1994 dovrebbero finalmente vedere la luce due altre pub­blicazioni: una dedicata a Economia e società a Piedimonte nei secc. XVIII e XIX (con saggi di Maria Carmela Schisani, Maria Petracdone, Carmine Cim­rnino, Olindo Isernia, Giuliano Palumbo, Mauro Baldascino); e l'altra a Economia e socialismo a Napoli ed in Campania 1892-1922 {con studi di Antonio Sarubbi, Antonio Alosco, Giuseppe Aragno, Salvatore D'Onofrio, Car­mine Cimmino, Michele Trotta).
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LIVORNO. Per iniziativa congiunta del nostro Comitato con il Co­mune, la Provincia e l'Associazione Mazziniana Italiana, il 9 dicembre 1993 è stato presentato al Teatro Quattro Mori il libro di Denis Mack Smith su Mazzini.
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MILANO. Dobbiamo, con vivo dolore, comunicare la scomparsa del conte Francesco Arese Lucini, membro del Consiglio direttivo del Comitato.
A sostituirlo è stato chiamato il dott. Vittorio Scotti Douglas, primo dei non eletti.
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MODENA. Il 18 dicembre 1993 si è svolta l'assemblea dei soci per la elezione del Consiglio direttivo. Cessa così la gestione commissariale.
In una successiva seduta, il 29 gennaio 1994, fra gli eletti si sono di­stribuite le cariche sociali.
Walter Boni, presidente; aw. Agostino Tulio, vicepresidente; dott. Maria Cristina Pipino, segretario-tesoriere; Giancarlo Benatti e Pier Francesco Rossi, revisori dei conti; Giorgio Boccolari, membro.
Sono aumentati i soci: attualmente il loro numero è 37.
Per interessamento congiunto della Provincia e del Comune di Modena il Comitato ha ottenuto una sede nel centro cittadino in via S. Geminiano 3 in un ampio locale facente parte di antico convento ora soppresso e desti­nato a vari impieghi pubblici. È in preparazione un Convegno che si terrà a Mirandola nel maggio-giugno venturo sulla Crisi del Ducato di Modena -