Rassegna storica del Risorgimento
Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno
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1994
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pagina
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297
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Il filellenismo a Livorno 297
Né diverso è il Rapporto straordinario del 3 settembre del commissario dì Santa Maria Novella: [...] quindi mi sono licenziato, ed a guisa sempre della stessa polizia recatomi sulla piazza del Duomo e segnatamente nel quartiere ove dimora certo Ciriaco Domenichelli di Mi-tilene, dottore in medicina, ho ordinato che venisse il medesimo, ed il quartiere da lui abitato perquisito scrupolosamente e sonogli state rinvenute le carte che appresso .14)
In realtà, a leggere il lungo elenco degli scritti sequestrati al giovane rivoluzionario greco, non risultano prove particolarmente compromettenti, tanto che, come nota giustamente il Francovich, al Domenichelli non fu nemmeno fatto l'addebito di appartenere ad una società segreta , Dall'esame delle carte effettuato dalla polizia, risultano alcuni elementi che servono a mettere in luce, più che il caso particolare, il clima generale in cui maturarono certi avvenimenti. Centro dell'attività politica del Domenichelli, prima del trasferimento a Firenze allo Spedale di Santa Maria Nova per la specializzazione in chirurgia, è l'Università di Pisa.19 Tra i documenti sequestrati, molte le lettere al professor Carlo Pigli, a compagni d'Università, a Ferdinando Zannetti,17) nonché un pacco di missive che mostrano come il Domenichelli svolgesse, accanto a quella di studente-rivoluzionario, un'intensa attività amorosa.18*
In sostanza, quindi, il processo che si intenta contro il giovane greco è esclusivamente indiziario, senza alcuna prova concreta. Nonostante ciò, Ciriaco sarà cacciato dal Granducato. Tutto, insomma, si basa, per usare la terminologia poliziesca del tempo, su notizie fiduciarie , come si rileva anche da questa Riservata :
Non solo le Carte assicurategli [cioè le lettere sequestrate], e di cui fu fatta la scelta, ma anche le notizie fiduciarie che si hanno sul di lui conto,
w> Ibidem.
Cfr. C. FRANCOVICH, Albori, dt., p. 158.
* Sulle cui vicende, cfr. E. MICHEL, Maestri, cit., ad nomen.
m Ivi, pp. 487 e 611.
18) A. titolo di curiosità, vale la pena di ricordare che tra le lettere sequestrate e catalogate dalla polizia, diverse risultano essere di carattere sentimentale. La numero 3, dalla quale rilevasi un carteggio passato fra l'Anonimo e il Domenichelli per trattative amorose, e verosimilmente sul progetto di un ratto .
Oppure, la numero 7: Altra lettera di Guadagno!! [suo compagno d'Università a Pisa] con la quale si fa mediatore delle scissure vertenti per causa d'amorag-giamenti tra il Domenichelli, ed un tenente militare, che lo avrebbe sfidato a duello; e contiene le minute della responsiva di Domenichelli allo stesso tenente, con cui si scusa, e chiamasi fuori di rivalità.
Ancora, la numero 18: Lettera scritta in Pisa nel 21 giugno [1833] da certa Bita sua amasia la quale serve a confortarlo nelle presenti disavventure, ed è in replica di altra scritta da Domenichelli in senso molto allarmante.