Rassegna storica del Risorgimento

Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <298>
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"Francesco Ghidetti
lo qualificano bastantemente per un giovane inclinato alle stravaganti opinioni del giorno in materie politiche, per contrario allo stabilito Governo, e per atte­nente a Congreghe, ed a Società Liberali e Rivoluzionarie sotto il titolo di Veri Italiani .19>
Oltre a ciò, il funzionario di polizia, consiglia l'allontanamento ài Domenichelli:
Siccome il Domenichelli è di Mitilene, né trovasi che da poco tempo in Toscana, e dichiara in esame che è suo pensiero il far ritorno alla Patria al termine dei suoi studj chirurgici, crederei umilmente che in pena delle sue cooperazioni alle inquietudini, che attualmente disturbano anche questi felicis­simi Stati venisse allontanato per sempre dal Granducato, e previa la trasmissione del formale Precetto di Esilio, in perpetuo, fosse altresì accompagnato diretta­mente, e sotto conveniente scorta alla Frontiera più prossima, onde far ritorno a Mitilene, qualora sia sempre lo stesso il già esternato suo pensiero in pro­posito. Crederei poi che ad eccezione dei fogli, e dei ritratti che rinvio a V.S.Ill.ma, tutte le altre carte che ritengo presso di me, indifferenti ed estranee affatto alle vedute Governative, fossero al Domenichelli restituite .20)
La proposta della polizia è immediatamente accolta dalla Presidenza del Buon Governo: Per motivi, di che nella di Lei informativa del giorno scorso potrà [...] rilasciare precetto di sfratto dalla Toscana al giovine Ciriaco Domenichelli di Mitilene [...]. Lo farà pure in modo decente accompagnare alla Frontiera dello Stato sulla direzione del luogo, in cui dichiarerà definitivamente volersi portare, e gli restituirà i fogli che gli appartengono .21)
Ma Ciriaco ha non poche difficoltà economiche, e lo stesso Com­missario di Santa Maria Novella lo fa presente alla Presidenza del Buon Governo:
Debbo prevenire V.S.Ill.ma che mi son trovato nella necessità di far ricevere una dichiarazione del noto Kiriako Domenichelli, quale dice di non essere in grado di recarsi a dimostrare in altro Stato, se prima non dà sistemazione alle cose sue, e non si procura dei mezzi di sussistenza idonei a supplire alle spese occorrenti di un viaggio qualunque, segnatamente di quello della sua Patria, qualora non potesse essergli concesso di fermare la sua dimora in Lucca, alla cui volta ha definitivamente risoluto di dirigersi. Deduce inoltre, che per un lavoro commessogli è creditore anche del Fisco di lire cento circa; che attende a giorni denari dalla famiglia; e che sarebbe a vendere alcuni
J9) ASF, BGS, 1833, . 19, a. 150. Dal commissariato di Santa Maria Novella, 15 settembre 1833, al Presidente del Buon Governo.
20) Ibidem.
21) Xvi, 16 settembre 1833, al commissariato di Santa Maria Novella.