Rassegna storica del Risorgimento

Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <302>
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Francesco Ghidetti
Come abbiamo visto i rapporti tra Livorno e la Capitale sono molto stretti. Tornando agli anni Venti, che più ci interessano da vi­cino, il punto di riferimento di ogni attività che abbia a che fare con la Grecia è il Gabinetto Vieusseux, che, con la sua Antologia, svolge un'opera di propaganda filellenica di notevolissima portata,32* specialmente attraverso Luigi Ciampolini.33) Molti sono i corrispondenti filellenici li­vornesi à Antologia. Da Tommaso Petrini a Giuseppe Cerniti, da Spiro Vitali a Spiridione Balbi, ecc. Questi svolgono, sia a livello teorico che a livello pratico, un lavoro politico importantissimo e di enorme por­tata che in questa sede non affronteremo data la vastità dell'argomento. Accenneremo solamente ad un fatto.
Nel 1825, Eynard, Vieusseux ed altri, tra cui spicca il nome del conte DemidofE, fuggito dalla Russia dello Czar , raccolgono sus­sidi per gli insorgenti di Grecia . Nelle filze del Buon Governo Se­greto c'è tutto l'elenco (composto per lo più da nobili), di coloro che hanno sottoscritto, dal quale si deduce come la causa dell'indipendenza della Grecia fosse sentita da strati sociali diversissimi; la nobiltà pro­gressista in genere appoggiava l'Eliade in lotta.34)
Livorno, intanto, era sempre al centro delle preoccupazioni della polizia, non solo di quella granducale, ma anche dell'Austria. Infatti, in una lettera riservata del 19 luglio 1823 la Segreteria di Stato, a firma Neri Corsini, scrive alla Presidenza del Buon Governo che dalla polizia di Milano si è avuta notizia di una [...] spedizione che da una casa di Tubingen si vuol fare di certe palle [di fucile] di nuova in­venzione per la via di Livorno agli insorgenti greci .35)
Il giro è piuttosto complicato: una cassa di tali munizioni sarebbe dovuta partire da una casa di commercio di Tubingen. Prima tappa nei Grigioni, in Svizzera, nella casa di commercio di Otto Jenatsch e da questa, attraverso l'Italia, a Livorno, dal commerciante Guèbhard (che, per inciso, era amico del Vieusseux e di tutto il gruppo della Antologia e che già altre volte aveva destato sospetti nella polizia). Al che, si scatena una ridda di ipotesi, che denota l'estrema preoccu­pazione della polizia; per arrivare a Livorno, la cassa di pallottole può
32) Per il filellenismo dell''Antologia, si vedano in particolare, R. CIAMPINI, Gian Pietro Vieusseux. I suoi viaggi, i suoi giornali, i suoi amici, Torino, Einaudi, 1953 e C. CECCUTI, Risorgimento greco e filellenismo nel mondo dell'Antologia, in Indipendenza, cit.
) Sul Ciampolini, si veda L. CIAMPOLINI, Viaggio di tre giorni, a cura di L. TOSCHI, Napoli, Guida, 1982 (cfr., in particolare, le pp. 127-132).
**) ASF, BGS, 1825-26, . II, a. 35.
35) Per tutta la vicenda, ASF, BGS, 1822-24, r*. 8, a. 96.