Rassegna storica del Risorgimento
Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno
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1994
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pagina
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306
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"Francesco Ghidetti
mostrando il carattere internazionale di Livorno che segue appieno il trend politico europeo.
Poi, altro dato da rimarcare, è che protagonisti degli arruolamenti sono tré greci (il Maurocordato e i due negozianti) che hanno una precisa collocazione sociale e che evidentemente godono di una sicurezza economica non indifferente. Il che riconduce al discorso sull'importanza del ceto dei commercianti nelle vicende italo-greche e in particolare in quelle attinenti a Livorno fin dall'epoca immediatamente successiva alla Restaurazione .W)
Da ricordare un elemento che può apparire secondario, ma che invece non lo è: i banchetti. Questi, infatti, sono una costante nei rapporti tra i rivoluzionari italiani ed elleni, e non solo a Livorno. Anche nella vicina Pisa, lungo tutto l'arco del nostro Risorgimento, studenti dell'Università si ritrovano di preferenza in banchetti approntati per festeggiare le vittorie greche e per augurare pronto riscatto alla sorella patria Italia .41)
Infine, l'annotazione del fatto che Livorno è, perché porto, punto di arrivo e di partenza delle spedizioni in Grecia, siano esse di uomini che di armi. Già nel 1821, alla luce del sole, studenti greci in Pisa e militari francesi, partono alla volta di Marsiglia dove caricano molte casse di munizioni, per poi proseguire alla volta della madrepatria. Il fatto desta preoccupazione persino nella polizia pontificia, proprio per il carattere apertamente dichiarato di tali spedizioni .42)
Nel 1823, Livorno aveva visto la partenza forzata del giovane greco Marino Paolato Focca, nativo di Smirne; scrive infatti l'Auditore di Livorno Giovanni Falconcini alla Presidenza del Buon Governo:
Paolato Focca Greco è già arrivato in Livorno, assieme al passaporto aveva un visto del Governo di Pisa per imbarcarsi sollecitamente, così gli è stato assegnato il termine, di giorni tre ad assentarsi dal Granducato, ed è già noto che cerca l'imbarco per l'estero .43)
Ma chi era Marino Paolato Focca? Già da due mesi circa, la polizia aveva messo gli occhi sul giovane studente dell'Università di Siena. Il locale Governatore, Giulio Bianchi, così lo descrive, in una lettera alla Presidenza del Buon Governo il 2 maggio 1823: la polizia ha ricevuto
**> A. BARETTA, Le società segrete, cit, pp. 20-21.
41> Cr. E. MICHEL, Maestri, cit., passim.
W Ivi, pp. 20-21 e n.
) ASF, BGS, 1822-24, f. 8, a. 85.