Rassegna storica del Risorgimento

Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <308>
immagine non disponibile

308
Francesco Ghidetti
rapidissimo perché riguardante Firenze, ma che può essere assunto a dato generale per tutta la Toscana.
Il 19 ottobre 1824, l'ispettore di polizia di Firenze scrive che Pasquale o Plinio Rossi sopracchiamato il Bastardo, comparve a Fi­renze, reduce dalla Grecia e [.,.] fu riguardato [...] come un soggetto interessante, e reputato come un eroe da Enrico Poggi dottore, Luigi Leoni tragico, dottore Luigi Pelli causidico, Giuseppe Martelli ingegnere, Nicola Giannelli, ed altri .
Dunque, l'ambiente sociale interessato alle vicende elleniche si al­larga, e viene ad interessare quella fascia di professionisti collocabili nella medio-alta borghesia. Non solamente per motivi di propaganda pa­triottica, ma anche per un preciso programma di arruolamenti il Rossi si rivolge ai suddetti personaggi. Scrive ancora il funzionario della poli­zia granduchista: mi si asserisce che egli [Rossi] miri specialmente ad acquistare persone nella medicina e nel disegno, mancando l'Armate Greche principalmente d'ingegneri, e di chirurghi .
Non è dunque a caso che vengono reclutati i volontari e questo fatto denota un progetto organizzativo veramente interessante, oltre a mettere in rilievo la passione di appartenenti a diverse classi sociali per il problema-Grecia.
Tornando a Livorno, e avvertendo ancora che è difficile parlare di greci e filelleni, basandosi solo sul porto labronico, altro personaggio, assai noto, è quello di Angelica Palli, figlia del console greco Panaiotti-Palli, una delle figure femminili che hanno maggiormente contato nella storia del Risorgimento italiano. La Palli vive in un ambiente familiare che... più rivoluzionario di così non potrebbe essere. Ella ha due fra­telli, Giovanni, cui abbiamo già accennato, e Michele, uno dei maggiori corrispondenti della seconda Giovine Italia.* Si sposa con Giampaolo Bartolommei,46' còrso, famoso più che altro per essere stato uno dei comandanti toscani nel Quarantotto, padre di Luciano, altro noto rivo­luzionario livornese.
Prima di parlare di questa affascinante eroina dell'Ottocento politico e letterario, occorre porre, diciamo così, una questione di metodo per
Su Michele Palli cr. G. MAZZINI, Scritti editi e inediti, Imola, Galeati, 1916-1919, ad nomen. Si veda inoltre F. DELLA PERUTA, Mazzini e i rivoluzionari italiani. Il partito d'azione, 1830-1845, Milano, Feltrinelli, 1974.
Su Giampaolo Bartolommei, cfr. Nuova guida civile e commerciale della città e porto franco di Livorno, Livorno, A spese dell'editore, 1849, p. 32; M. Rosi, Dizionario, cit., ad nomen; Rubriche della polizia piemontese, 1821-1848, a cura del R. Archivio di Stato di Torino, Roma, Vittoriano, 1938, passim; P. MARTINI, Diario Livornese. Ultimi periodi della rivoluzione del 1849, a cura di D. NOVACCO, Livorno, Demetra, 1961, ad nomen.