Rassegna storica del Risorgimento
Livorno. Storiografia. Secolo XIX
anno
<
1994
>
pagina
<
309
>
Il filellenismo a Livorno
309
il resto di queste brevi note dedicate ai rapporti tra greci e livornesi nella Toscana del XIX secolo. Mentre fino ad ora ci siamo occupati di greci e italiani con l'occhio rivolto essenzialmente alla madrepatria in lotta contro il Turco, adesso il campo di analisi si sposta: tratteremo sì di greci, ma italianizzati , che pur non dimenticando la loro origine, rivolgono la loro attenzione alle sorti italiane, un po' come nel caso di DomenichellL
La vita di Angelica Palli,47) nata il 22 novembre 1798, è molto avventurosa e attraversa, morendo ella nel 1875, il 6 marzo, tutto l'arco del nostro riscatto nazionale. Precoce poetessa (si narra che già ad otto anni avesse versificato), fugge a Corfù con Giampaolo Barto-lommei. Questi la rapisce, col suo assenso, perché i vecchi Bartolommei, famiglia della nobiltà livornese,48* molto ricca grazie a fortunati commerci di coloniali con le Antille, non volevano che Giampaolo sposasse Angelica; troppa la differenza d'età: lui era del 1810, lei, come detto, più anziana di dodici anni. Ottenuto comunque il perdono, i due tornano a Livorno e cominciano a frequentare gli ambienti cospirativi con Guerrazzi, Bini, Giusti e con tutta l'avanguardia liberale e rivoluzionaria di quel periodo.
La fama di poetessa, intanto, aveva già toccato Angelica: in linea con la moda del tempo aveva scritto il romanzo istorico Alessio ossia gli ultimi giorni di Psara nel 1827, anno in cui conobbe il Manzoni, che per breve tempo, come è noto, soggiornò a Livorno in un albergo di via Grande (una lapide ancora lo ricorda) e il Lamartine; entrambi celebrarono con un epigramma le sue doti poetiche.49) Il romanzo, che di storico, come avverte il Mazzoni, non è che avesse molto,310 fu lodato dal Montani sull'Antologia. Anche nel caso della pubblicazione di questo componimento, dunque, viene riaffermato l'impegno letterario-politico dell'autrice: letterario per l'argomento del romanzo scritto in onore dei compatrioti in lotta per la libertà (la Palli era figlia di madre lacedemone e padre epirota); politico perché la sottoscrizione dell'opera era destinata all'acquisto di una provvista di grano da inviare in Grecia.
Molto note in Livorno erano le riunioni politiche a casa sua, agli Scali del Pesce, Palazzo Bartolommei: un vero e proprio salotto rivoluzionario, frequentato per lo più da intellettuali, che conferma l'inte-
47> Cfr. M. Rosi, Dizionario, dt., p. 192.
Cfr. Nuova guida, dt., p. 32.
Cfr. G. MAZZONI, L'Ottocento, in Storia letteraria d'Italia, Milano, Valkrdi, 1960, p. 848.
5) Ibidem.