Rassegna storica del Risorgimento

Societ? geografica italiana. Abissinia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <327>
immagine non disponibile

La Società geografica e VAbissima 327
alto funzionario della Direzione generale dei consolati e del commercio, aveva consigliato il ministero degli Esteri di andar cauto su questa fac­cenda, ritenendo che non si avessero notizie sufficienti in proposito per qualsiasi divisamento.
Questo affare Zucchi-Stella egli scriveva in un appunto al ministro può diventare assai serio e complicato. Forse vi sono atti che io non conosco. Non esterno quindi un avviso, che non sembra richiesto, ed ove lo fosse non saprei dare senza maturo esame d'ogni atto esistente.
Rimarco che lo Zucchi è conosciuto alla Società geografica.54*
Ancora due mesi e arrivò al ministero degli Esteri una relazione sulla colonia italo-africana di Sciotel redatta da un altro socio dello Stella, certo Achille Gentiluomo, che informava delle vicende relative alla sua costituzione e alla morte dello Zucchi. In essa si rimarcava il ruolo ostile nei confronti della colonia del console francese Munzinger, in combutta con un esploratore prussiano, certo Slase, che si era ag­gregato agli italiani nel loro viaggio dal Cairo fino a Sciotel:
Quest'ultimo si diceva nella relazione erasi inoltre scoperto a noi quando cominciarono le nostre difficoltà55* quale un commissario prussiano ed aveva offerto allo Zucchi un compenso di 1 O/m [ila] talleri se questi gli ce­desse (sic) la metà dei terreni di Scìottel (sic) locché questi né accettò né
che dovevano servire ad essi per recarsi nello Sciotel con le loro masserizie, ad un prezzo doppio di quello corrente. Nella stessa relazione si accennava all'ottima acco­glienza avuta dalle varie tribù dei Bogos ed alla loro intenzione di mettersi sotto la protezione del governo italiano (Bonichi a [Campello], s.d. [luglio 1867], in ASMAE, ivi).
Nel dicembre 1867 il ministero degli Esteri, attraverso il Musso, agente con­solare di Gedda, aveva richiesto la disponibilità del Bonichi a reperire informazioni sulle mosse dell'esercito del Napier, sbarcato a Zula per muovere contro il negus Teodoro. Il Bonichi rispose negativamente, asserendo che per quell'incarico il go­verno italiano aveva già spedito due commissari, May Bacon e il capitano Egidio Osto, e soprattutto che facendosi egli esploratore segreto , si sarebbe esposto a passare per spia, ed esser come tale trattato ad uso inglese, cioè a bastonate e fuci­late (Bonichi a Musso, s.d. [gennaio 1868], in ASMAE, ivi). Tuttavia la stessa proposta, seppure ebbe un esito negativo, confermerebbe l'effettivo ruolo dell'informa­tore del Bonichi, in Egitto prima ed in Abissini a poi. Sulla spedizione inglese l'Osio, che ne fu effettivamente al seguito, aveva pubblicato un Estratto del giornale di viaggio, nel Boll. S.G.I., fase. 2 (febbraio 1869), pp. 37-91.
*) Negri al [ministero degli Esteri], s.d. [agosto 1867], in ASMAE, ivi L'ap­punto del Negri si riferiva alla lettera di Vignale a Campello del 7 agosto.
59 Alla morte dello Zucchi la moglie e la figlia di questi decisero di abbando­nare la colonia italo-africana, riprendersi il loro capitale e tornare al Cairo. Il loto esempio fu seguito dalla maggior parie dei coloni italiani che misero così in crisi lo Stella e i pochi coloni rimasti;. In seguito la vedova Zucchi fu convinta dallo stesso Stella a recarsi a Firenze per perorare presso il governo la causa della colonia di Sciotel,