Rassegna storica del Risorgimento
Societ? geografica italiana. Abissinia. Secolo XIX
anno
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1994
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La Società geografica e l'Abissinia 329
viso del Bertelli, cagionato da un equivoco, giacché egli non doveva lasciare quei luoghi che dopo aver visitato il terreno e il mare, e date le Eiezioni necessarie , ed interessato alle notizie da ella fornitegli sulla colonia italo-africana e sui suoi rapporti con il degiasmàc Hailu.*0 Mentre il governo di Firenze, però, tardava a prendere alcuna positiva decisione in proposito, la comunità di Sciotel apriva delle trattative con i coloni tedeschi per la trasformazione della colonia italo-africana in una colonia mista italo-prussiana, in favore della quale si sperava l'appoggio politico e finanziario dei due governi di Firenze e di Berlino.61) Continuarono comunque da parte dello Stella e degli altri soci le insistenze in favore della colonia italo-africana presso il console italiano a Suez, il quale nell'aprile del 1868 scrisse alla S.G.I. una lettera,62* che fece indignare alquanto l'Antinori contro l'inerzia del governo:
Questo grido di dolore che ci perviene dal confine del deserto, dalle frontiere dell'Affrica cristiana, ci stringe il cuore. Il governo non ha risposto, il governo non risponde; l'Italia non ci pensa, l'Italia non si ricorda di noi! Ecco la querela che ci giunge dai quattro venti, da tutte le parti della terra, ove v'ha Italiani che s'industriano di cominciare, e che si sforzano di far davvero. E intanto qui si fa un gran discorrere della necessità che l'Italia pigli piede su qualche spiaggia del Mar Rosso, e pianti qualche fattoria, qualche stazione marittima sulla via dell'Oriente. Il Padre Stella che v'è già può aspettare che i nostri discorsi giungano alla conclusione. Quando sarà morto e la sua colonia dispersa, noi rivendicheremo la sua memoria come abbiamo testé rivendicata quella del Beltrami.63*
Purtroppo le cose andarono proprio nel senso della sinistra profezia dell'Antinori, in quanto lo Stella si spense di lì a un mese in circostanze oscure.64* L'esploratore perugino, da parte sua, si adoperò in ogni
Elena Petrucd Zucchi a Bollichi, Firenze, 14 maggio 1868 (copia), in ASMAE, Archivio di Gabinetto 1861-1887, Miscellanea, busta 1497, fase 14. La Zucchi aveva ottenuto anche un colloquio col Rattazzi, il quale le disse che non essendo più ministro ed essendosi sciolto con qualche dissapore il ministero da egli precedentemente presieduto, se egli avesse perorato la causa della colonia di Sciotel avrebbe guastato anzi che far bene .
6n PantanelH a Bonichi, Cairo, 23 maggio 1868, in ASMAE, ivi.
*Q La lettera del Lambertenghi, che conteneva uno stralcio della richiesta di aiuti del Bonichi, era riportata in O. À[NTINORI], Sopra una colonia italiana, cit., pp. 471-473.
<3) Jvi, p, 473. Giaccherò e Bisogni (Vita di Giuseppe Sapeto, cit., p. 176), attribuiscono erroneamente il -passo citato al console Lambertenghi, mentre appare evidente che è di mano dell'Antinori.
M> I rapporti tra il Munzinger e 3 membri della colonia italiana dì Sciotel s'inasprirono con il ritorno di quello dalla spedizione inglese contro re Teodoro, che gli arrecò prestigio in Massaua e l'espletamento delle funzioni di console britannico oltreché francese, in attesa di esser nominato dall'Egitto governatore della costa del