Rassegna storica del Risorgimento
Societ? geografica italiana. Abissinia. Secolo XIX
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1994
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La Società geografica e VAbissinia 333
vi rimase solo alcuni giorni ed il 3 luglio 1870 era già a Suez pronto ad imbarcarsi per l'Italia. Il Beccari fece ritorno in patria nell'ottobre successivo, mentre rAntinori rimase in Abissinia per molti mesi ancora, facendo ritorno in patria soltanto nel 1872.74)
Dei diversi scopi che si era prefissa la S.G.L ed il Correnti nel-Pawiare la prima spedizione in Abissinia certamente quello di carattere scientifico fu pienamente raggiunto, visti i copiosi reperti faunistici, botanici e geologici che i tre naturalisti portarono in Italia al loro ritorno.75 Tuttavia tra il Beccari e l'ambiente della S.G.L, incluso il ministro della Pubblica Istruzione, nacquero delle frizioni in seguito al divisamento del naturalista di consegnare il ricco materiale raccolto non al Museo di Storia Naturale di Firenze, come negli intendimenti iniziali, bensì al Museo Civico di Genova, diretto da un altro esponente della S.G.L, il marchese Giacomo Doria, amico del Beccari e sostenitore della spedizione in Abissinia, che aveva contribuito a finanziare con i fondi del Museo da lui diretto.765 All'origine della scelta del Beccari vi erano i dissensi che correvano all'interno della S.G.L tra il Negri e l'Antinori, il quale aveva affidato al suo compagno di viaggio al rientro in Italia dall'Abissinia anche gli esemplari zoologici da lui reperiti in quella terra insieme ad altri spediti successivamente da Massaua e Suez.775 Il Correnti non nascose al Beccari la dolorosa sorpresa prodotta da tale operato, ritenendo che
Qualunque possa essere il motivo di dissenso fra il M[arches]e Antinori ed il Commend[ator]e Negri a me pare che si sarebbe meglio provveduto
74> Notizie più particolareggiate sulla spedizione in ANTENORI-BECCARI-ISSEL, Relazione sommaria del viaggio nel Mar Rosso, in Boll. S.G.L, fase. 5 {1 ottobre 1870), pp. 43-60; A. ISSEL, Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, I-III, in Nuova Antologia, 1871, voi. 16, pp. 416434, 654-688, e voi. 17, p. 163 (poi ripreso ed ampliato con lo stesso titolo, Milano, 1872); E. H. GIGLIOLI, Odoardo Beccari ed i suoi viaggi, in Nuova Antologìa, 1873, voi. 22, pp. 658-668; O. ANTINORI, Viaggio nei Bogos, cit.; N. BECCARI, Odoardo Beccari nel Mar Rosso e tra i Bogos. Frammenti di diario inedito, trascritti ed ordinati dal figlio, in Boll. S.G.L, a. LXI (1927), voi. LXIII (IV della serie VI), pp. 625-646.
T5) V. la descrizione in O. ANTINORI, Viaggio nei Bogos, cit., passim.
76> Cfr. M. CARAZZI, La Società Geografica Italiana, cit., p. 30.
T7) L'Antinori era rimasto offeso dalle parole poco benevoli profferte dal Com-m[endator]e Negri nel discorso all'adunanza generale della Società geografica (Beccari a Correnti, 14 giugno 1871, in ACS, Min. Pubbl. Istr., Personale 1860-1880, fase. Antinori Orazio). Probabilmente il Beccari si riferiva alla relazione ai soci della S.G.I. che introduceva il Bollettino del 1 maggio 1870, nel quale il Negri si era detto rammaricato e confuso che gli oggetti di storia naturale arrivati dall'Abissinia si fossero concentrati confusamente presso la Commissione della S.G.I. {Boll. S.G.L, voi. VI (1 maggio 1870), <p. XIV). Non è escluso, però, che il Beccari alludesse anche al discorso del 13 marzo 1870, che poco spazio aveva dedicato alla spedizione in Abissinia,