Rassegna storica del Risorgimento

Societ? geografica italiana. Abissinia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <334>
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Carlo M. Fiorentino
al decoro di tutti inviando le collezioni a questo Dicastero che ha presentato pel viaggio d'Abissinia il maggiore aiuto. Le somme date dal Ministero furono appunto date coll'espressa condizione di avere in ricambio e i manoscritti7 e le collezioni con le quali avrei arricchito il museo che avrei istimato più conveniente.79*
Il Beccari da parte sua replicò alla lettera del ministro giustificando la sua scelta (e quella dell'Antinori) con nuovi motivi, questa volta di carattere prettamente scientifico. Per il botanico fiorentino, infatti, la conduzione del Museo di Storia Naturale della capitale, dove egli sup­poneva sarebbero finiti inevitabilmente i reperti provenienti dall'Abissinia, rispondeva a criteri tutt'altro che scientifici, arrivando al punto di soste­nere che quell'Istituto ospitava articoli da rigattiere:
Il Museo di Storia Naturale di Firenze scriveva al Correnti , che pure fra noi passa per uno dei migliori, nel decoro della scenza [sic), per quel che riguarda la Zoologia e l'Anatomia comparata proporrei che fosse chiuso al pubblico. Anche per chi non è naturalista è impossibile non sorridere alla vista di un coccodrillo o di un serpente con la testa di stucco o di legno e con zanne fittizie e mostruose, di scheletri in posizioni comiche, di ossa umane modellate in cera, di scimmie antropomorfizzate, o di determinazioni come la seguente: ovo di un uccello di nome e patria ignota! e simili.80)
Di fronte a queste argomentazioni la S.G.I. e l'accigliato Correnti cessarono ogni opposizione e di questa questione non si parlò più.
Più rumore fecero senz'altro le notizie che il Beccari e l'Antinori riportarono intorno alla colonia di Sciotel dello Stella e del Bonichi e della posizione che di fronte ad esse doveva assumere la S.G.I.
Al loro arrivo a Cheren gli esploratori italiani avevano potuto ren­dersi conto della grave situazione in cui versava il Bonichi,81) direttore della colonia agricola dopo la morte dello Stella e dello Zucchi. Egli era caduto nella più dura miseria a causa delle vessazioni subite da parte del troppo famoso Munzinger, governatore di Massaua, che avrebbe
78J Si riferisce ai manoscritti dello Stella, rinvenuti a Cheren, ed effettivamente inviati dall'Antinori tramite il Beccari al Correnti.
Correnti a Beccari, Firenze, 30 giugno 1871, n. 145 (minuta), in ACS, Min. Pubbl. htr., Personale 1860-1880, fase. Antinori Orazio.
j Odoardo Beccari a Correnti, Firenze, 10 luglio 1871, in ACS, ivi.
8n II Bonichi, dopo l'arrivo degli esploratori italiani a Cheren aveva inviato una relazione alla S.G.I., datata 25 agosto 1870, che tu utilizzata anche dal Beccari nelle sue indagini sulla fine della colonia italiana di Sciotel. Questa relazione, con­servata a lungo inedita nell'archivio della S.G.I. fu pubblicata molti anni dopo con una introduzione di O. PEDRAZZI, in L'agricoltura coloniale, a. XI (1917), n. 1, pp. 10-26 (La Colonia agricola di Giovanni Stella e la sua storia).