Rassegna storica del Risorgimento

Societ? geografica italiana. Abissinia. Secolo XIX
anno <1994>   pagina <336>
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Carlo M. Fiorentino
nia agricola fondata dallo Stella e dal Bonichi, nella quale aveva intra­visto un modo per imporre la presenza dell'Italia in quei luoghi: sa­rebbe questa una misura politica inquantoché imprimerebbe in quelle popolazioni un concetto assai favorevole per la nostra nazionalità, e ter­rebbe in freno gl'intrighi del Console Francese .85)
L'intendimento di creare un terreno favorevole nell'opinione pub­blica interna ed internazionale all'espansione italiana in Africa era con­fermato anche dall'altro Beccari, Odoardo, il quale appena tornato in Italia aveva compilato una relazione sul suo viaggio nello Sciotel dove si attaccava apertamente il Munzinger, per la sua attitudine ostile ai co­loni italiani, intendendo pubblicarla nel Bollettino.** Nonostante l'oppo­sizione del Consiglio della S.G.I. e del Negri in particolare, che temeva ne derivassero delle complicazioni ,87) il Beccari aveva avuto in un primo tempo via libera dallo stesso Correnti, che da parte sua aveva ritenuto opportuna, ed anzi assai conveniente quella pubblicazione, intendendo così intervenire indirettamente nella polemica contro il con­sole francese e rivendicare apertamente i diritti dell'Italia in Abissinia.88*
Gian Battista Beccari a Correnti, [gennaio 1871], lettera cit.
tó) Tutt'altra considerazione sembrava godere il Munzinger presso il console generale italiano ad Alessandria d'Egitto, Giuseppe De Martino. Nel maggio del 1871 l'alto funzionario scriveva al ministro degli Esteri: In questo frattempo mi è per­venuta una notizia di molta importanza. Il Viceré [d'Egitto] ha nominato Governa­tore di Massawa, estendendo i limiti di quella Provincia sino a Barberia, il Sig.r Munzinger, svizzero, uomo di grande intelligenza, che da molti anni per amor della scienza abita quelle regioni, ed era console di Francia a Massawa, della qual carica si è dimesso per entrare nel servizio Egiziano . Jl De Martino vedeva in questa nomina del Munzinger un tentativo egiziano di profittare dei dissidi in cui era ca­duta i'Abissinia con la morte di Teodoro per consolidare il suo dominio sui paesi dei Gallas e Somali sino a Barberia . Lo stesso console generale italiano, riteneva che se il progetto del Viceré avesse avuto qualche possibilità di successo, il Mun­zinger era il solo valevole istrumento che [potesse] arrivare a questo risultato. Bisognava soltanto capire quale fosse l'attitudine della Gran Bretagna, che aveva sempre agognato con occhio geloso a quelle terre del Mar Rosso, rispetto ai pro­getti egiziani (De Martino a Visconti Venosta, Alessandria, 26 maggio 1871, n. 165, in ASMAE, Archivio di Gabinetto 1861-1887, Serie politica Egitto 1867-1871, busta 1296). Il De Martino nel 1872 aveva anche avuto un ruolo di mediazione fra il Bonichi ed il Munzinger sulla rinuncia del primo ai suol diritti sul territorio di Sciotel.
tf) M. CARAZZI, La Società Geografica Italiana, cit., p. 31.
Sfl Ad una lettera di Gian Battista Beccari, che gli riferiva come il Consiglio direttivo aveva espresso dei dubbi sulla convenienza di pubblicare integralmente nel voi. VI del Bollettino della S.G.I. la relazione della spedizione di Abissinia, a causa di varie notizie pregiudicanti l'onore del Vice console francese in Massaua Sig. Munzinger, e d'altra parte l'intenzione del fratello Odoardo di preferire di riti­rarla dalle stampe piuttosto che vederla stampata parzialmente (G. B. Beccari a Cor­renti, 13 aprile 1871, in ACS, Min. PubbL Istr., Personale 18604880, fase. Beccari Gian Battista), il segretario personale di Correnti aveva risposto: il Sig. Ministro