Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Genova. Secolo XIX
anno
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1994
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pagina
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489
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L'ALTRO VOLTO DI GENOVA ALLA Hfl VIGILIA DELLE RIFORME. H IL PROBLEMA DELLA MENDICITÀ H
Alla vigilia dell'ottava riunione degli scienziati italiani che si terrà nel settembre 1846, Genova, città designata come sede del congresso, intende dare di sé agli studiosi l'immagine di un centro vivo ed in crescita nei vari campi, dall'istruzione alla sanità alle opere pie. Il '46 come rilevato da Adolfo Colombo in un saggio datato, non privo di errori e ormai superato vede le celebrazioni del centenario della cacciata degli austriaci, riproponendo il mito di Balilla, insieme a quello di una delle maggiori glorie genovesi, Cristoforo Colombo, al quale si dedica un monumento di cui è posta la prima pietra.15
Con orgoglio i liguri riscoprono la loro storia e traggono dal passato speranze per un futuro che dovrebbe far rivivere l'antico splendore. Amministratori e uomini di cultura sono uniti in uno sforzo comune per presentare Genova agli illustri ospiti di ogni parte della penisola come un'oasi accogliente, e in alcuni campi un modello di efficienza e di buoni ordinamenti.
Si è parlato diffusamente della trasformazione che si avverte più sensibile all'inizio degli anni '40: la situazione economica migliora con la crescita del commercio; la cultura, il cui livello è modesto, tenta di sprovincializzarsi attraverso una più attenta conoscenza di quanto avviene in Italia e in Europa, di cui riviste come l'Esperò, la Rivista Ligure, L'Eco dei Giornali danno notizia; e soprattutto a partire dal 1842 c'è un graduale avvicinamento, almeno da parte di gruppi consistenti di nobili, commercianti, professionisti, con Torino e con la dinastia sabauda. Sino ad oggi questo momento è stato considerato soprattutto da un'angolazione politica ed economica, certamente importante ma non completa, e si è offerto spesso della Genova in questi anni un
*> ADOLFO COLOMBO, La tradizione di Balilla a Genova nel 1846, Venezia, 1927.