Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Genova. Secolo XIX
anno
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1994
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Bianca Montale
Il Governatore Paulucci il 30 ottobre denuncia preoccupato al Ministro Pralormo una piaga sociale che pe* suoi mesti effetti si fa vivamente sentire in Genova; parla di danno al pubblico decoro, di ozio, di vizi, di gemiti continui degli accattoni. Quindi si levano le voci dei cittadini e dei forestieri, inteneriti e molestati per ogni dove della città, a muovere dei riclami e a predicare l'utilità di un provvedimento in materia . La Polizia fa diligentemente quel che può, ma non basta. Le imperfezioni fisiche sono un pretesto; però manca un deposito di mendicità dove collocare tanta gente. Propone di pubblicare un manifesto per bandire la mendicità, riservare 200 posti all'Albergo di Carbonara per i poveri impotenti. Pralormo risponde richiamandosi alle Patenti del 29 novembre '36: non può questo Ministero accogliere proposte che non sia a quelle conforme .38) Già, ma se non esiste un ricovero cosa si può fare?
Il problema viene poi visto in un'ottica più ampia: si accomunano i mendicanti agli oziosi, potenzialmente autori di piccoli furti o violazioni del codice, e di ogni attentato alla proprietà. È il parallelo mendicante-ladro. Villamarina offre il concorso dell'esercito per garantire con più efficaci mezzi la proprietà da oziosi, vagabondi, mendicanti. E un problema di polizia.39* Lazzari ordinerà l'I! marzo 1843 a tutti i comuni, per la tutela della proprietà, di inviare stati mensili e trimestrali di oziosi e vagabondi. Non si sa con quale risultato complessivoJ*5
La questione è dibattuta nella penisola in studi, convegni, riviste.4" A Genova Luigi Zenone Quaglia pubblica nel 1840 un vasto saggio sulla mendicità. Considera il degrado generale e ne analizza le cause, volontarie o imputabili; ed elenca i rimedi proposti da più parti. Ma sarebbero comunque coattivi, privando i poveri della libertà. Tra le pro-
3 Ibidem. H Governatore a Pralormo, 30 ottobre 1840. Il ministro risponde il giorno stesso.
39) Ibidem. Si rammenta che l'art. 462 del Codice Penale prevede la pena da tre mesi a due anni per chi si trovasse in possesso di beni non giustificati. La nota di ViUamarina (Gabinetto Particolare, n. 804) è del 2 novembre 1840.
*> Ibidem. Una circolare di Pralormo del 14 dicembre 1840 chiede una nota mensile di oziosi, vagabondi e sospetti. Lazzari, capo della Polizia con circolare del Ministero di Guerra e Marina n. 1798 dell'I 1 marzo 1843 chiede ai sindaci la compilazione di stati mensili e trimestrali di oziosi e vagabondi, a tutela della proprietà.
4I> La bibliografia sull'argomento è assai vasta. Occorre ricordare, tra le opere più note e discusse, ILARIONE PETTFR DI RORETO, Saggio sul buon governo della mendicità, degli istituti di beneficenza e delle carceri, Torino, 1834. Sul dibattito relativo alla mendicità è importante GIAN MARIO BRAVO, Torino operaia. Mondo del lavoro e idee sociali nell'età dì Carlo Alberto, Torino, 1968, pp. 129-161.