Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Risorgimento. Protestantesimo
anno <1994>   pagina <517>
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Risorgimento e protestanti 517
Vediamo così sfilare nelle pagine del Carteggio tutta la serie delle iniziative di Vieusseux degli anni successivi alla soppressione dell'Antologia: la Guida dell'Educatore, il Giornale Agrario, VArchivio Storico Italiano, di cui Valerio si adopera zelantemente a procurare la diffusione in Pie­monte, e infine i Congressi degli Scienziati Italiani. In questo contesto, si af­facciano anche iniziative pedagogiche come la creazione di asili infantili: Valerio stesso ne promuove una ad Aglié. Ma sul fronte della battaglia per gli asili è inevitabile che Valerio incontri anche altri personaggi, oltre Vieusseux: Enrico Mayer, avanti tutti, e poi anche Mademoiselle Calan-drini, il conte Piero Guicciardini, il dottor Tito Chiesi di Pisa. Questi ap­partengono pure ad un'area protestante, ma non sono protéstants ra­zionalisti neo-sociniani come Vieusseux e il suo fratello maggiore Sismondi: sono évangéliques , toccati dagli ardori romantici del Réveil : Guic­ciardini e Chiesi diverranno un giorno leaders addirittura del movi­mento evangelico toscano. In Mayer Lorenzo Valerio trova un'anima ge­mella: forse perché ambedue figli del Romanticismo e orientati politica­mente a sinistra, assai più di Vieusseux: lo prova l'appellativo fratello , che spunta subito nella loro corrispondenza.45 Nella corrispondenza con Vieusseux temi specificamente religiosi e confronti confessionali non com­parivano. Ma un silenzio del genere è impossibile avendo a che fare con un pio della forza di Enrico Mayer. Il livornese-alemanno -e il manager di Aglié non possono discutere neanche di Gioberti e di Balbo, senza che Gesù Cristo e il Vangelo vengano tirati in ballo per contestare le tesi neo­guelfe.5* E se Valerio chiede a Mayer di scrivergli qualcosa per le Letture di Famiglia, gli arrivano due articoli in cui si parla di Elizabeth Fry e di William Alien :6) due stelle quacchere del firmamento evangelico del XIX secolo.
Dal 1840 in avanti è frequente nel Carteggio la presenza di una cop­pia di amici protestanti: il banchiere milionario ginevrino Hippolyte de la Rue e sua moglie Camilla, nata Heath. Il padre di costui, Jean de la Rue, aveva impiantato una fiorente attività bancaria a Genova, la quale era stata continuata dai figli, Hippolyte ed Émile anche dopo il ritorno del loro padre a Ginevra nel 1835. Però il primo di loro era diventato pure il proprietario di una tenuta l'Argenterà nel Canavesano, vicino ad Aglié, e quivi aveva fatto soggiorni insieme alla moglie. I due de la Rue erano diventati cosi una sorta di vicini di casa di Lorenzo Valerio e a
4) L. Valerio a Enrico Mayer, 10 marzo 1841; E. Mayer a -L. Valerio, 19 mag­gio 1847; L. Valerio a E. Mayer, 21 giugno 1847; E. Mayer a L. Valerio, 23 mag­gio 1847 in Carteggio cit., I, p. 379; II, pp. 461, 487, 489.
5) E. Mayer a L. Valerio, 16 maggio 1844, Carteggio, II, p, 220. L. Valerio a E. Mayer, 13 giugno 1846, Carteggio, II, p. 383.