Rassegna storica del Risorgimento

Commemorazioni. Matteo Fantasia
anno <1994>   pagina <524>
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524 Amici scomparsi
E vi è poi la sua azione, ancora più sotterranea, di stimolo, di chiamata a raccolta di tutte le energie, di esempio morale, di diuturna fatica, di illuminato e autentico pluralismo culturale e ideologico, di osti­nata volontà realizzatrice, che faceva di lui un uomo vero , per usare la ben nota definizione crociana.
Nella Premessa ai suoi Racconti della prigionia, Matteo Fantasia affer­mava nel 1987 di aver avvertito il bisogno di ritornare con la memoria agli anni, passati tra mille peripezie, sfiorando più volte la morte e senza mai capitolare nei lager di Meppen, Biala Podlaska, Sandbostel e Witzen-dorf, per verificare egli scrive se a quelle premesse hanno corri­sposto le mie azioni nella famiglia, nella scuola, nell'attività politica . La risposta, per chi lo conosceva anche solo superficialmente, non può che essere affermativa, avendo egli onorato puntualmente tali premesse.
Sta qui la ragione essenziale per cui è nostro precipuo compito scan­dagliare minutamente tutta l'azione e l'opera del nostro presidente e tra­mandarla ai soci del comitato.
A Matteo Fantasia, il nostro insostituibile presidente, ben si atta­gliava il giudizio desanctisiano tracciato nelle celebri pagine del Viaggio elettorale, quando a proposito del Mezzogiorno egli dichiarava di essere fiducioso, perché qui gli ingegni sono vivi e le tempre sono forti .
La verità è, carissimo Don Matteo, che Tu ti identificavi nel comi­tato provinciale dell'Istituto e quest'ultimo si identificava in Te e nella Tua guida. Noi tutti, in Tua memoria, faremo ogni possibile e doveroso sforzo per raccogliere e onorare la Tua preziosa eredità, certi non del ri­sultato che sarà assai esile ma dell'impegno che vi profonderemo, pur senza riuscire mai più a far rivivere il Tuo ingegno vivo e la Tua tempra forte.
MARIO SPAGNOLETTA