Rassegna storica del Risorgimento

Commemorazioni. Matteo Fantasia
anno <1994>   pagina <550>
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Libri e periodici
eusa di neo-trasformismo mossa per gli indirizzi perseguiti nel decennio .
Hervé Hasquin, nel saggio I fondamenti dello spirilo laico nell'Europa contemporanea t offre una definizione, che, fatte salve alcune cautele, si pone come modello e base di discussione: Mi sembra che uno Stato laico, latu sensu, si possa configurare quando è riconosciuta l'uguaglianza di diritti a tutti i cittadini di tutte le confessioni, come a quanti non ne professino alcuna. La tolleranza non può dunque esistere che a condizione che Io Stato sfugga alla tutela delle chiese e del clero e che le norme della religione non siano in alcun caso leggi dello Stato. La laicità dello Stato è in germe nel Cristianesimo .
È quindi il tema della laicità dello Stato, tema di grandissima attualità, nel XIX secolo, nell'epoca giolittiana e nei nostri anni. Quello che oggi sembra un dato acquisito è invece il risultato di un tormentato iter, comune a tutti i paesi segnati da una viva e determinante presenza del cattolicesimo e che co­mincia ad interessare anche nazioni estranee alla cultura e alla storia del Vec­chio Continente , soprattutto arabe, alle prese, e non in modo tranquillo, pro­prio con il problema della laicità dello Stato.
VINCENZO G. PACIFICI
Il tempo libero nell'Italia unita. Atti del Seminario organizzato dal gruppo di ricerca su Storia del tempo libero nell'Italia unita del Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università di Bologna nel giorno 5 aprile 1991, a cura di Fiorenza Tarozzi e Angelo Varai; Bologna, CUEB, 1992, in 8, pp. 181. L. 22.000.
Storia della sociabilità, dello sport e del loisir nei loro molteplici intrecci con gli aspetti istituzionali, politici e culturali dell'Italia dall'Unità al secondo dopoguerra. In questa chiave vanno letti gli interventi raccolti nel presente volume, di cui naturalmente passeremo in rassegna solo quelli relativi al­l'Italia liberale.
L'atteggiamento dei ceti dirigenti tra Sei-Settecento e Otto-Novecento nei confronti dei giochi a partecipazione pubblica è analizzato da Stefano Pivato, Le pratiche ludiche in Italia fra l'età moderna e contemporanea (pp. 11-20), che si sofferma in particolare sul passaggio dal gioco del pallone al foot-ball, mentre Assunta Trova ricostruisce I primi passi dell'associazionismo sportivo cattolico nelle pagine di Stadium (pp. 79-90), dal settembre 1906 bollet­tino della Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane.
Dal canto suo Roberto Balzani, Il Banchetto Patriottico: una tradi­zione risorgimentale forlivese (pp. 21-33), individua e descrive i complessi e originali significati politici che tali manifestazioni assunsero (non senza con­traddizioni) a partire dal 1849.
In equilibrio tra educazione patriottica e immediato impatto ludico si mosse la Società Pirotecnica Italiana, indagata sulla base del suo archivio, conservato nel Museo Civico del Risorgimento di Bologna, da Mirtide Ga-velli e Fiorenza Tarozzi, Feste popolari nella Bologna ottocentesca: la Società Pirotecnica Italiana (pp. 35-43)
Degli spettacoli musicali e delle rappresentazioni in prosa si occupano Marco Capra, La musica e il tempo libero. Domande e riflessioni sulla frui­zione musicale nell'Ottocento (pp. 45-57) e Laura Mariani, Uno svago caro alle donne, il teatro (pp. 59-67), e sulle testimonianze fotografiche del tempo libero nei decenni a cavallo del secolo scrivono Zeffiro Ciuffoletti, Le foto­grafie dell'Archivio Alinari. Una fonte per lo studio detta sociabilità e del tempo libero nella Firenze fra '800 e '900 (pp. 69-72) e Otello Sangiorgi, Sociabilità e tempo libero tra '800 e '900: reportage fotografico di una gita