Rassegna storica del Risorgimento

Commemorazioni. Matteo Fantasia
anno <1994>   pagina <553>
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Libri e periodici 553
PAOLA BRESSO - FEDERICO GEREJA, L'Italia liberale e fascista. Scritti e docu­menti (1861-1939); Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992, in 8, pp. 308. L. 39.000.
Il volume è il risultato di un'esperienza didattica svoltasi nel quadro dei corsi di Storia contemporanea presso le Facoltà di Scienze politiche di To­rino e di Alessandria. Gli autori si sono proposti di fornire un supporto agli insegnamenti di materie contemporaneistiche, per cui l'edizione conserva l'ori­ginaria impostazione strumentale. Lo scopo della pubblicazione è quello di mettere a disposizione degli allievi diverse serie di documenti cui poter fare riferimento nello studio della storia italiana dal 1861 al 1939. Le raccolte sono introdotte da brevi profili di inquadramento. Chiude il volume una bi­bliografia orientativa sui vari argomenti affrontati.
Negli ultimi anni è venuta crescendo l'importanza del livello iniziale e propedeutico negli insegnamenti contemporaneistici, costituito dai riferimenti metodologici generali. E ciò per due principali ragioni. La prima riguarda un certo abbassamento del grado di preparazione medio fornito dalla scuola secondaria superiore, trasformatasi anch'essa ormai da tempo in scuola di massa, nel campo della storia in generale ed in quello della storia contem­poranea in particolare (è noto infatti che i programmi riescono, nel migliore dei casi, ad essere svolti, nella maggior parte degli istituti, in maniera esau­riente fino alla Prima guerra mondiale o al periodo immediatamente succes­sivo). Le difficoltà sono, poi, accentuate dalla pressoché totale estraneità della istituzione universitaria rispetto alla scuola superiore e quindi dalla mancanza di scambi di esperienze e di informazioni. Dato che il sistema dell'istruzione funziona, purtroppo, attualmente a compartimenti stagni, la situazione dovrebbe comportare un ripensamento sui criteri rigorosamente monografici e specia­listici dei corsi, che hanno sino ad oggi prevalso nelle facoltà umanistiche. Il rischio, altrimenti, è quello di trovarsi con laureati che dell'intera storia con­temporanea non hanno percepito se non singoli frammenti. Si potrebbe obiet­tare che il recupero della dimensione istituzionale della materia viene risolto con la richiesta dello studio individuale di manuali o di testi di storia gene­rale, la cui conoscenza è ritenuta preliminare alla possibilità di sostenere gli esami sui corsi monografici. Ma, anche così, viene a mancare, o resta molto marginale per lo studente, un contatto diretto con le fonti e, soprattutto, una discussione con il docente e con i suoi colleghi di corso su di esse. Appare oggi mancante, quindi, nelle università, un campo intermedio tra la manualìstica e lo specialismo monografico, proprio mentre si avverte l'esigenza diffusa di una formazione storica di base non esclusivamente fondata sullo studio dei manuali, che abitui i giovani al confronto diretto e critico con i documenti.
Vi è una seconda considerazione, riguardante la diffusione di curricula universitari nei quali l'insegnamento della storia contemporanea è una delle poche occasioni che si presentano agli studenti di misurarsi con la storia come ambito disciplinare regolato da specifici statuti, di cui l'analisi ragionata delle fonti è parte essenziale e caratterizzante. Una valida formazione storica viene, in­fatti, considerata oggi parte integrante della formazione complessiva anche nel campo delle scienze sociali, politiche ed economiche.
È ovvio che lo studio universitario della storia contemporanea attraverso i documenti presenta l'ostacolo insormontabile della dimensione ipertrofica e quasi incontrollabile del materiale che si dovrebbe catalogare se si aspirasse ad una anche solo relativa completezza. Ogni raccolta di questo tipo non può as­sumere, quindi, che il carattere di proposta o di suggerimento. Nel caso del volume in questione, perciò, i curatori hanno perseguito, consapevoli dei limiti cui accennavamo, un progetto a base tematica, avendo come asse l'evoluzione dei rapporti tra sistema istituzionale e sistema politico in Italia dall'Unificazione alla vigilia della Seconda guerra mondiale. La base documentaria si coagula at-