Rassegna storica del Risorgimento

Commemorazioni. Matteo Fantasia
anno <1994>   pagina <556>
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556 Libri e periodici
ALBERTO BRAMBILLA, De Amic'ts: paragrafi, eterodossi, prefazione di Luciano Tamburini; Modena, Mucchi, 1992, in 8, pp. 323. L. 35.000.
Questo fatto della vita misera e del malcontento giustificato del maggior numero degli uomini, fatto comune a paesi poveri e ricchi, di tutti i gradi di civiltà, è effetto d'una legge di natura o delle leggi umane? Questa forza che accumula a un polo della società la ricchezza e la cultura, e all'altro il paupe­rismo e l'ignoranza, che restringe quasi a una classe sola gli effetti benefici della civiltà e della scienza, che preclude quasi affatto alle moltitudini l'edu­cazione e la vita dello spirito, che fa sussistere gli uni in faccia agli altri tanti tesori superflui e tanti bisogni insoddisfatti, tanti ozi felici e tante dispe­rate fatiche, è un destino dell'umanità o deriva da viziose istituzioni sociali? . Così Edmondo De Amicis si espresse nella conferenza detta l'il febbraio 1892 all'Associazione universitaria Torinese, Osservazioni sulla questione sociale, e venduta a beneficio degli Operai disoccupati di Torino : uno dei primi interventi pubblici del De Amicis socialista , annota Brambilla (p. 59).
E all'analisi del socialismo deamicisiano nel giudizio dei contemporanei Alberto Brambilla autore di Un'amicizia petrarchesca. Carteggio Nolhac-N ovati, Padova, 1988 e di decine di pregevoli saggi sul carteggio carducciano, sulla Scuola storica e sul glottologo Graziadio Isaia Ascoli, sul quale ha in preparazione un volume con cui tenterà di rivalutarne l'impegno in campo sociale e le linee direttive della politica culturale e accademica dedica l'ampio studio Nella selva delle commemorazioni deamicisiane, pp. 221-242.
Alla storia politica dell'Italia tra Otto e Novecento Brambilla contribuisce altresì con la penetrante ipotesi di un'interpretazione squisitamente patriot­tica della conferenza I nostri contadini in America, dallo scrittore di Oneglia tenuta a Trieste nel gennaio 1887 (pp. 161-195; 174 per la cit.).
Membro del Comitato editoriale della rivista Ludus e dal 1984 docente di Letteratura italiana presso l'istituto Superiore di Educazione Fisica di Verona, Brambilla recupera inoltre con approcci inediti il De Amicis profondo cono­scitore delle vicende legate allo sport, ed alla ginnastica in special modo, infor­mato delle più recenti e sofisticate acquisizioni teoriche (Un borghese verso il socialismo. Appunti di lettura su Fra Scuola e Casa, pp. 104-122; 111 per la cit.) e autore di un testo, Gli azzurri e i Rossi, in cui, anticipando persino gli spe­cialisti e gli addetti ai lavori, [ha] tra i primi studiato, o comunque preso seria­mente in considerazione, anche i risultati e le implicazioni sociali del gioco [del pallone elastico. N.d.r.]. Ed in particolare si [è] soffermato sul rapporto, fondamentale ed indispensabile, tra avvenimento sportivo, attori e spettatori (Gli Azzurri e i Rossi: appunti, pp. 243-280; 283 per la cit. V. altresì Nell'offi­cina de Gli Azzurri e i Rossi, pp. 281-295 e De Amicis allegro , pp. 297-317).
Con la presente ricerca Brambilla si colloca tra i maggiori esperti di De Amicis, di cui ricostruisce non solo l'attività letteraria ma anche alcuni aspetti dell'attiva partecipazione ai problemi più urgenti dell'Italia liberale.
CLAUDIO SPIRONELLI
GIAN BIAGIO FURIOZZI, Francesco Paoloni e il socialismo integrale (1892-1917)', Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1993, in 8", pp. 299. L. 30.000.
Nella travagliatissima storia del Partito Socialista Italiano gli anni d'inizio Novecento furono caratterizzati da quella che con colorita espressione il Mi­chela chiamò la bolgia delle tendenze . All'interno dell'organizzazione, in-