Rassegna storica del Risorgimento

Commemorazioni. Matteo Fantasia
anno <1994>   pagina <574>
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Vita dell'Istituto
Non hanno avuto esito, purtroppo, gli inviti ripetutamente avanzati al­l'Amministrazione Comunale di Perugia per avviare un discórso relativo al­l'istituzione di un Museo di Storia del Risorgimento, per il cui allestimento sono stati individuati numerosi materiali nei fondi pubblici e privati della
città.
Franco Bozzi
"PIACENZA. Il 14 novembre 1992 il Comitato ha organizzato un Con­vegno di studio tenutosi presso la Scuola Materna Mirra sul tema Gli Asili d'infanzia nel Ducato di Piacenza . Hanno svolto relazioni il m. o Dante Rabitti ( L'istituzione delle scuole infantili di Piacenza e Castelsangio-vanni nel carteggio di Ferrante Aporti - dal 1834 al 1847 ); il prof. Ranieri Schippisi Gagnoni ( Contributi di Pietro Giordani alle prime Strenne Piacen­tine a beneficio degli Asili d'Infanzia ); il dott. Luigi Galli ( Metodologia e didattica nell'esperienza piacentina degli asili aportiani e froebeliani ); il prof. Ferdinando Arisi ( La donazione Martelli all'Istituto Gazzola di Piacenza ).
Fondamentale per l'attività del nostro Comitato è poi stato il successivo Convegno da noi organizzato. Per il 4 dicembre 1993 il nostro Comitato, in collaborazione con il locale Istituto storico della resistenza e dell'età contem­poranea e la Fondazione ASSI di Milano, ha infatti promosso un convegno su: Federconsorzi tra Stato liberale e fascismo . L'iniziativa è stata possibile grazie al contributo della Banca di Piacenza e del Comune di Piacenza.
Come ha spiegato in apertura il sindaco Filippo Grandi, Piacenza, un se­colo fa, con la sua vocazione all'imprenditoria e all'associazionismo, è stata la naturale cornice alla nascita di questa Federazione. Della Federconsorzi e del suo periodo iniziale si conoscono già molti particolari, ma il convegno piacen­tino non ha mancato di contribuire con ulteriori apporti. Nel dibattito, coordi­nato dal prof. Alberto Cova, preside della Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Cattolica, sono intervenuti il prof. Alberto Banti dell'Università di Pisa con un quadro d'insieme dei motivi che hanno portato alla costituzione di un organismo di tipo consortile tra gli agricoltori della Piacenza di fine Otto­cento. Sul problema dei concimi chimici si è soffermato in modo specifico il dott. Mario Pezzati di Firenze. Un altro aspetto del problema è stato quello del credito: ne ha parlato il prof. Alessandro Polsi della Scuola Normale di Pisa analizzando i due aspetti principali: i crediti di gestione e di miglioria. Il prof. Michele Fatica dell'Università di Napoli si è soffermato su uno dei fondatori della Federconsorzi, Enea Cavalieri. Questo gli ha permesso di riven­dicare il ruolo della cultura del Centro Italia (Cavalieri era di Firenze ed ha studiato a Pisa). La piacentina prof. Severina Fontana, dell'Istituto Storico della Resistenza, ha analizzato il ruolo di un altro protagonista dei tempi della fondazione, Giovanni Raineri. Ha spinto il proprio sguardo al periodo del ven­tennio fascista il prof. Antonio Parisella dell'Università di Parma. Il dottor Gian Luigi Della Valentina di Bergamo ha parlato della meccanizzazione dal Settecento ad oggi; Luigi Musella dell'Università di Napoli ha illustrato la fi­gura di Eugenio Azimonti, direttore della Federconsorzi del Sud, mentre Maria Malatesta dell'Università di Bologna si è soffermata sulla cooperazione agraria in una prospettiva europea.
Il 28 gennaio 1994 è stata presentata alla Famiglia Piasinteina la pub­blicazione Dieci anni di vita piacentina (1884-1893), giorno per giorno, dall'ar­rivo del telefono all'apertura del Rione Giordani, che porta la firma di Cor-