Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Calabria. Brigantaggio. Secolo XIX
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1995
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Brigantaggio e politica in Calabria 11
zione dei malviventi che infestano la Calabria Citra sono disposte misure inusitate. L'ambito della provincia è diviso in diversi comandi speciali, affidati ad ufficiali superiori della Gendarmeria e dell'esercito: il maggiore Scalese nel distretto di Cosenza, il maggiore Flores nel distretto di Paola, il maggiore Ritucci nel distretto di Castrovillari e in parte di quello di Rossano, il capitano Salzano, di grado meno elevato, designato per la recente esperienza, nella Sila. Il comando superiore, con tutte le facoltà e i poteri di polizia, è assunto dal colonnello Zola, comandante delle armi in Calabria Citra.20* Uno spiegamento mai visto prima di ufficiali prestigiosi (Giosuè Ritucci, Filippo Flores, presidente del Consiglio di guerra che aveva giudicato i Bandiera, Giovanni Salzano, ìì ritroveremo generali nel 1860, e Ritucd comanderà le truppe borboniche nell'infausta battaglia del Volturno); hanno con loro reparti scelti e numerosi* E evidente che non si tratta di uno degli interventi potremmo dire di routine, susseguitisi ogni volta che diventava preoccupante il brigantaggio, come quelli delTallora colonnello Del Carretto negli anni Venti, dell'intendente De Liguoro negli anni Trenta, del capitano Salzano agli inizi degli anni Quaranta.21*
Questa volta si intende agire con mezzi adeguati contemporaneamente su tutto il territorio infestato dai briganti. I quattro comandanti avranno sotto i loro ordini da tre a quattro ufficiali subalterni della Gendarmeria o dell'esercito, che verranno collocati in punti opportuni e centrali per dirigere e rannodare i movimenti e le operazioni delle colonne mobili e si scambieranno prontamente le informazioni per mezzo di staffette, in modo da formare una rete di persecuzione che favorisca le sorprese e gli agguati, chiuda tutti gli sbocchi e non lasci campo alla salvezza dei malviventi. Secondo le istruzioni emanate da Napoli, importa altresì combinare pratiche segrete, ed annodare segrete fila di polizia . Una particolare attenzione va a Talarico: siccome ha manifestato qualche idea di presentarsi, così potrà questa venire accolta , sempre che avvenga entro trenta giorni; altrimenti sarà accordato un premio di 1.500 ducati a chi lo catturerà, o di mille a chi lo ucciderà.
Il colonnello Zola, nell'assumere l'incarico, fa risaltare innanzi tutto la clemenza del re. Il le agosto comunica con un manifesto la proroga di altri venti giorni concessa ai latitanti, dichiara la disponibilità ad accettate la presentazione di Talarico, e rende nota l'alta taglia prevista se
* Misure straordinarie disposte da Sua Maestà per la distruzione dei malviventi che infestano la provincia di Calabria Cura, Napoli, agosto 1844, ivi. In una lunghissima lettera a Zola del 5 agosto Del Carretto illustrò minuziosamente le misure previste. Copia delle istruzioni fu inviata all'intendente di Calabria Citra Vincenzo De Sangro e ad altre autorità. Dello sviluppo delle operazioni fu informato il ministro della Guerra.
2i> Cfr. A. SCIROCCO, Briganti e società, cit., ad nomen.