Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Calabria. Brigantaggio. Secolo XIX
anno <1995>   pagina <12>
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Alfonso Scirocco
ciò non avverrà, promette taglie minori, da sei a dodici ducati, per gli altri latitanti.
La speranza della presentazione di Talarico, per la quale, evidente­mente, erano state condotte segrete trattative, svanisce immediatamente.22) Non resta che usare la forza. I risultati, come al solito, sono deludenti, e, come al solito, i responsabili della repressione chiedono misure sem­pre più severe. Il 27 ottobre il colonnello Zola, considerando che oc­corrono efficaci ed energici provvedimenti a spegnere il residuo dei malvi­venti e restituire la tranquillità a queste province , propone che si au­mentino ulteriormente le taglie per Talarico e gli altri e i premi a chi darà informazioni utili; propone anche che sia assoggettato a doppia fon­diaria quel comune nel quale si dia soccorso ai banditi e sia condannato a due anni di prigione chiunque porti viveri in campagna.23
A Napoli appaiono provvedimenti assai gravi. Il governo prende tempo. Per il momento, il 30 ottobre, decreta la proroga a tutto dicem­bre delle deliberazioni del 18 luglio. Del Carretto, ministro della Po­lizia, è dell'avviso che si debbano apportare modifiche al progetto di Zola, perché non si legga che il Real Governo ordina uccisioni e stragi, premiandone gli esecutori, e più perché non si creda nel Regno ed al­l'estero di essere le Calabrie in istato cotanto allarmante per la pubblica sicurezza .24) Passa tutto novembre senza che si prenda una decisione. Ai primi di dicembre Del Carretto chiede informazioni precise sulle co­mitive che infestano le province.25
La relazione di Zola rivela una realtà inattesa.265 Le comitive sono solo due, quella di Lazzaro Manes, ridotta da undici a cinque individui, tutti colpiti da fuorbando, e quella di Talarico, di dieci individui, tre dei quali non ancora dichiarati fuorbanditi. Solo questa si spinge anche nella provincia di Catanzaro, e spesso si divide in due gruppi.27* Zola si dice certo della prossima distruzione della banda di Manes, mentre per
22) Lo comunica l'intendente, Cosenza, 25 agosto 1844, A.S.N., Min. Poi., f, 2.905.
Cosenza, 27 ottobre, fai, Zola intendeva date ampia pubblicità ai provvedi­menti mediante manifesti.
W Cfr. Rapporto al Re, s.d., ivi. La questione fu discussa in Consiglio di Stato il 12 dicembre 1844, e si decise di attendere la risposta di Zola dia ministe­riale del 5 dicembre, citata successivamente (A.S.N., Prof. Cons. St., voi. 679): le decisioni prese in seguito, come quelle prese precedentemente, non risultano verba­lizzate.
25) Ministeriale del 5 dicembre 1844, A.S.N., Min. Poi, f. 2.90.5.
*> La redazione del colonnello Zola, Cosenza 18 dicembre 1844, è ivi,
XI Secondo Zola, talvolta Talarico tiene con sé solo i due più fidati, il fuor-bandibile Filippo Grazi ani, e il fuorbandito Giuseppe Veltri di Lappano.