Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Gioacchino Rossini. Storiografia. Secolo XIX
anno
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1995
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pagina
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32
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Marco Salvarani
reazionario e fornisce numerose testimonianze a favore della sua riabilitazione politica.5*
Va subito sottolineato che Rossini, pur lamentandosi qua e là delle non poche frottole che si varino scrivendo sul suo conto, reagisce raramente in modo puntuale, preferendo il silenzio alla polemica. Quando si deciderà, sarà, in più di un senso, troppo tardi. L'unità d'Italia è già fatta e la nuova società è un organismo da cui egli, nonostante J perdurare della sua fama, si è e si sente escluso. Scrive ad esempio nel 1862: Le mie biografie nessuna eccettuata sono piene di assurdità e d'invenzioni più o meno nauseanti. Se fossi meno filosofo potrei rintuzzarle; le generazioni attuali, dedite alla politica, non avrebbero il tempo di leggermi .6)
Iniziando a ricordare, brevemente e parzialmente, alcuni dei momenti della biografia rossiniana più significativi per il nostro argomento, non si può evitare di far riferimento alla prima infanzia del compositore; sebbene le notizie, anche per questo periodo, siano lacunose e contraddittorie, è certo che i fatti politici dell'epoca influiscono su Rossini pesantemente e segnano il suo destino di uomo e musicista. Celebre è la battuta, riportata da A. J. Azevedo: senza l'invasione dei Francesi in Italia io sarei stato probabilmente farmacista o mercante d'olio .7)
Quando Napoleone giunge ad occupare Pesaro circa un anno dopo l'inizio della campagna d'Italia, Gioachino è prossimo a compiere i 5 anni d'età (febbraio 1797). Negli avvenimenti di quel breve periodo, che vede Pesaro tornare nelle mani del Governo pontificio e di nuovo in mano ai repubblicani, si trova coinvolto suo padre Giuseppe, peraltro già noto in città per la frequentazione di giacobini pesaresi e per aperti comportamenti anticlericali .8)
G. RADICIOTTI, op. cit.y voi. Ili, p. 35 sgg.
6) Lettera ad Angelo Catelani, 28 giugno 1862. Tutte le citazioni dal carteggio rossiniano qui riportate sono tratte da: GIOACHINO ROSSINI, Lettere, a cura di E. Castiglione, Logos, 1992, che riprende sostanzialmente la raccolta pubblicata in più. edizioni da Giuseppe Mazzatinti. Al momento non è ancora disponibile il secondo volume del nuovo epistolario curato dalla Fondazione Rossini che, per la 'presenza di documenti inediti, potrebbe riservare qualche sorpresa e gettare nuova luce anche sul tema qui trattato,
ALEXIS JACOB AZEVEDO, Gioachino Rossini. Sa vie et ses oeuvres, Parigi, 1864, p. 21.
8) Pare che alla porta della sua casa fosse scritto Abitazione dal cittadino u Vivazza * [era il suo soprannome] republican vero . Entro un paio di mesi Pesaro viene aggregata alla Repubblica Cisalpina e Giuseppe sarà un protagonista del nuovo corso con un'evidenza acquisita anche per la .partecipazione a manifestazioni e spettacoli di propaganda politica e per la composizione dei versi di un Inno repubblicano. Per gli eventi di questo perìodo e stralci delle vicende processuali di Giuseppe, cfr. PAOLO FABBRI, J Rossini a Pesaro e in Romagna, in Rossini 1792-1992, cit., ip. 53 sgg.