Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Gioacchino Rossini. Storiografia. Secolo XIX
anno <1995>   pagina <37>
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Rossini, un patriota senta importanza? 37
gresso viennese). Rossini probabilmente aspetta, prima di partire, che la situazione si chiarisca anche a Napoli e di essere sicuro che gli impegni assunti con i teatri napoletani possano essere rispettati.
Certo, a 50 anni di distanza, Rossini potrà ricordare male le date, come suggerisce il Radiciotti; è verosimile inoltre che la polizia austriaca lo lasci in pace per questioni di opportunità politica (il compositore è già abbastanza famoso) se è vero che la caccia ai patrioti bolognesi non fu in quell'occasione così sistematica e violenta.245 Inoltre Rossini, lungi dall'essere rifugiato o confinato in terra napoletana, tre mesi dopo è per qualche tempo di nuovo a Bologna.25* Secondo quanto riferito dal compositore Ferdinand Hiller, il compositore sostiene appunto che sem­plicemente nessuno andò a cercarlo: Non c'è nulla di vero, mi si la­sciò in pace ed io non avevo certo nessuna voglia di divertirmi con quegli arcigni individui. Non mi sono mai immischiato in alcun modo con la politica .26)
Ma è lo stesso Rossini a contraddire, ancora nella lettera al Santo-canale del 1864, questa affermazione.
Solo due anni prima i fatti di Murat, era andata in scena a Ve­nezia Yltaliana in Algeri, uno dei capolavori comici rossiniani. Nella let­tera il riferimento è alla scena in cui Isabella, prigioniera in Algeri, incita i propri compagni a farsi animo e si prepara ad attuare un piano (una burla) che riuscirà a neutralizzare i carcerieri, liberando così se stessa, il suo amante Lindoro e tutti gli altri prigionieri italiani.27* Ros­sini, rigettando l'accusa di codino, dichiara di aver musicato con fer­vore quelle parole. La critica più intollerante ha avanzato riserve in merito alla sincerità del sentimento patriottico espresso nell'Italiana. Ren­derebbe dubbiosi, per cominciare, il fatto che la temperatura del mo­mento appena fatta salire con il solenne Pensa alla patria e intrepido viene immediatamente raffreddata dall'intervento ridanciano del babbeo Taddeo. Stendhal, pur dichiarando che Rossini ha saputo leggere nel­l'anima dei suoi ascoltatori e offrire alla loro immaginazione un piacere di cui essa sentiva la necessità , sottolinea però che attento a non chiedere loro troppo a lungo lo stesso genere di sogni, non appena ha ispirato i sentimenti più nobili [...] già pensa a distrarlì .
2*) G. RADICIOTTI, op. cit., voi. I, p. 151, scrive che tra le relativamente poche persone che figurano nell'elenco dei patrioti da arrestare Rossini non c'è.
Per i rapporti con Napoli e precisazioni sulla biografia rossiniana cfr. BRUNO CAGLI, All'ombra dei Gigli d'oro, in Rossini 1792-1992, cit., p. 167 sgg.
W F. HELLER, Plaudereien mit Rossini, Lipsia, 1868; cit. in G. RADICIOTTI op. cit., voi. I, p. 150.
11/11, Coro: [..,] Quanto vaglian gl'Italiani / al cimento si vedrà. Isa­bella: [...] Pensa alla Patria e intrepido / U tuo dover adempii Vedi per tutta Italia J rinascere gj.i esempi / d'ardire e di valor! (A Taddeo) Sciocco tu ridi an­cora? I Vanne, mi fai dispetto [...].