Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX. Emilia Morelli
anno <1995>   pagina <507>
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Il Mazzini di E. Morelli 507
rono ben presto per connotarsi ai suoi occhi come un gruppo di uomini insensibili ai problemi delle classi lavoratrici, incapaci di vedere al di là delle questioni meramente politiche, privi di un principio e di audacia , chiusi nel materialismo e nell'utilitarismo benthamita. E quindi un solo elemento finiva per sembrargli veramente vitale, vale a dire il radicalismo extraparlamentare delle classi operaie espresso nel cartismo, il quale tendeva a un rinnovamento della società, simpatizzava con il nome di repubblica e si dichiarava fratello dei popoli che lottavano per la libertà. Ma quale che fosse l'influenza del cartismo sulla svolta rappresen­tata nell'azione mazziniana dal ruolo assegnato ai lavoratori nella ripresa della Giovine Italia, resta il fatto che dal 1839 il genovese prese a in­sistere sulla necessità di una organizzazione autonoma degli operai, pro­muovendo un'opera sistematica di iniziazione in seno ai lavoratori italiani emigrati in Inghilterra, in Francia e in altri paesi, così da educare in senso nazionale e democratico gli artigiani e gli operai, cioè gli uomini
diceva de' quali abbiam più bisogno, e pe' quali operiamo .
Sul terreno operativo i propositi mazziniani presero corpo nella crea­zione, avvenuta nel corso del 1840, déH'Unione degli operai italiani e nella pubblicazione àL1 Apostolato popolare, foglio che voleva essere de­stinato soprattutto ai lavoratori. L'Unione, che professava apertamente la sua adesione alla Giovine Italia, durò per pochi anni, reggendosi in so­stanza sulle organizzazioni di Londra e di Parigi; ma anche se la vita dell'associazione fu stentata, la sua fondazione segna pur sempre un mo­mento di considerevole rilievo nella storia delle classi lavoratrici italiane e del loro movimento organizzativo. Essa fu infatti la prima società di lavoratori che, allargando i suoi orizzonti al di là della previdenza e del mutuo soccorso, fece dell'attività politica, orientata in senso democratico e nazionale, una delle sue ragioni di vita essenziali, prefigurando così le tendenze lungo le quali si sarebbe sviluppato un settore cospicuo del no­stro movimento operaio che fiorirà rigoglioso come rileverà più tardi la Morelli soprattutto nell'ultimo decennio della vita di Mazzini .m E accanto all'azione indirizzata in direzione dei lavoratori la Morelli met­teva nel dovuto risalto il valore politico dell'attività dispiegata dal geno­vese per avviare e sostenere la Scuola italiana gratuita a Londra. Questa istituzione, la quale dal novembre 1841 al 1848 accolse i bambini italiani
spesso oggetto di un turpe commercio che giravano per le strade della capitale inglese con un organetto o qualche topo ammaestrato, si proponeva non soltanto di alfabetizzarli ma anche di educarli all'amore della patria lontana; l'iniziativa contribuì così a modificare l'opinione cor­rente sugli italiani nel mondo inglese, troppo spesso indotto dal contegno di una parte degli immigrati dalla penisola a considerare l'Italia come
m MORELLI, Giuseppe Mazzini. Quasi una biografia, cit., p. VII.